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L'acciaieria
15 Giugno 2025 - 11:00
Produzione di acciaio
L'autore/protagonista delle “Carte di Ugo” è vivo e presente. Ho già scritto che le “Carte di Ugo” vengono alla luce ora per rendere omaggio a un fragile, grande concittadino rimasto inascoltato.
Sono lieto di far sapere che Vittorio Ugo Carone è presente e consapevole. Irrimediabilmente fiducioso e positivo, continua ad essere formidabile incassatore di sberle umane, vicine e lontane, e di tante disgrazie fisiche che il Padreterno non gli ha risparmiato. Ho visto Ugo di recente. Gli avevo mandato il testo della 14^ puntata di cui si prevedeva la pubblicazione su Il Settimanale Buonasera del 23 maggio e concordammo che quella mattina sarei andato a portargliene una copia cartacea. Dal giornale mi informarono dello slittamento della puntata per “intasamento elettorale”. Decisi di non dire niente a Ugo e di rispettare l’appuntamento preso anche se andavo a … mani vuote. Intorno alle 10 del 23 maggio sono da Ugo. Quel grande, esile, malconcio, quasi centenario nostro concittadino mi abbraccia, commosso e sorridente, incastrato nella sedia a rotelle dietro una scrivania stracolma di tablet, computer, stampante, telefono, cellulare e tante cartelle rigonfie. In una mano ha i fogli dattiloscritti della 14^ puntata di Cronistoria e con l’altra sventola la copia integrale della “Relazione finale della Commissione comunale” sulle visite del 1995 nel Siderurgico: sollecitato da me l’ha ritrovata finalmente e me la dà, felice. Sono rimasto con lui capendo poco dei ricordi di cui si sforzava di dirmi. Sarei tornato con la copia del giornale con la 14^ puntata in cui le “Carte di Ugo” arrivano fino alla costituzione della Commissione comunale per le visite di verifica nello stabilimento. Lì Ugo Carone è un personaggio poco noto, seppur intriso di grande spessore culturale, professionale, tecnico ed umano e sinceramente dedito al bene comune. Dalle “Carte di Ugo” di questa 15^ puntata, e nelle altre successive, viene fuori il cittadino competente e combattivo, ormai pubblico ufficiale
Il Comune di Taranto in campo sui temi di ambiente, ecologia e sanità
Le “Carte di Ugo” che raccontano la discesa in campo del Comune di Taranto sui temi di ambiente, ecologia e sanità sono le fotocopie della copertina di QUI TARANTO – Mensile del Comune di mag - giu 1995 e di due suoi articoli.
“Ambiente sempre a rischio” (a pagina 12)
Intervento dell’Assessore all’Ambiente, dr. Vittorio Ugo Carone, al Convegno del Politecnico di Bari/Taranto sui problemi ambientali.
L’assessore Carone illustra “un fiorire di attività nel settore ambientale che vede questa Amministrazione Comunale partecipare al fenomeno di iniziative volte alla Tutela delle Acque.” Viene citata la partecipazione attiva alla “Carta di Marsiglia ‘95” sul “trasferimento della responsabilità della tutela ambientale dagli Organi Centrali Nazionali e Regionali alle autorità locali che, per il fatto stesso di vivere il problema ambientale in prima linea, possono meglio conoscerne tutti i risvolti e quindi gestirlo meglio.”
Nel recente convegno organizzato a Taranto dalla Società Chimica Italiana con il contributo della CEE, “l’Amministrazione ha proposto Taranto, quale città posta al centro del Mediterraneo, per la creazione di un Osservatorio Internazionale delle Acque, per la tutela del Mediterraneo, che, se accolta, vedrete Taranto come centro di studio di questo mare di importanza mondiale, con innegabili ritorni positivi culturali ed occupazionali per la nostra città. Purtroppo Taranto subisce una situazione ambientale insostenibile per il concorso di due fattori negativi per la nostra città: l’industria da una parte e gli apparati amministrativi centrale e regionale dall’altra, ciechi e sordi verso le richieste legittime delle autorità periferiche e spesso in contrasto con le stesse. E mi spiego meglio. Questo Convegno odierno è un’occasione irripetibile per manifestare da parte del Comune alle Autorità provinciali, regionali e nazionali, qui presenti, la rabbia, l’esigenza improrogabile di vedere, una volta per tutte, risolte le problematiche ambientali di questa città che, badate bene, non da noi, ma dalle stesse autorità di governo è definita Città ad alto rischio ambientale, oltre 5 anni fa, e nulla di concreto è stato fatto per tirarla fuori da questo deprecabile primato.”
Segue una lunga sequela di inadempienze di Ministero dell’ambiente, ENEA, Regione Puglia e Agenzie varie sui milioni di tonnellate di rifiuti nella gravina Leucaspide, sugli scarichi a mare, sulle centraline di controllo atmosferico ed altre gravi carenze di una città “costretta a scaricare le sue fogne senza trattarle. E i fatti lo dimostrano. Una indagine, fatta al momento dell’Emergenza Colera in Puglia, ha dimostrato alla fine del 1994 la seguente situazione: 80% degli impianti fognari non funzionano; 100% dei sistemi di rilevamento dell’inquinamento atmosferico sono fermi; il controllo sistematico previsto dalla normativa nazionale e regionale sulla qualità del sottosuolo non viene effettuato. Con buona pace dei cittadini Pugliesi e di Taranto.”
Carone auspica che, con le nuove amministrazioni, le cose cambino e saluta gli studenti.
“Infine, un saluto agli studenti cui in modo particolare si rivolge questo messaggio: la più sofisticata tecnologia non risolve i problemi ambientali se da parte di ci amministra non c’è la competenza, la sensibilità, la volontà di risolvere il problema ambiente. Perché da questa scuola escano oltre che dei buoni tecnici anche dei fervidi ambientalisti che tengano sempre pronta la guardia, ma soprattutto degli Amministratori che, data la preparazione cui siete sottoposti, sarete certamente più efficienti nell’amministrare e gestire questi problemi che sono problemi di ognuno di noi, dei nostri figli e delle future generazioni se noi non sapremo provvedere in tempo utile. Buon lavoro, ragazzi.”
Con Riva un’intesa di massima per salvaguardare l’ambiente (a pagina 15)
Emilio Riva in persona, insieme al direttore generale dello stabilimento ing. Salvatore e ai dirigenti Vescovi (rapporti istituzionali), Denti (relazioni industriali), Della Volpe (affari legali) e Nocca (questioni ambientali), hanno accolto, nella Direzione Ilva, il Sindaco di Taranto e i componenti della commissione incaricata della verifica collegiale sulla situazione attuale dello stabilimento siderurgico.
Il Sindaco ha illustrato a Riva lo spirito in base al quale è stata costituita la commissione, gli ha rappresentata la preoccupazione per i dati allarmanti sulla salute della comunità, sulla situazione economica ed occupazionale di Taranto in cui l’Ilva continua a giocare un ruolo preponderante. “Gli ha ricordato l’impegno assunto a raccordarsi con la città e a rispettare il territorio di cui lo stabilimento è parte non irrilevante. Riva ha dato piena disponibilità ad accertare insieme il rispetto della normativa sui livelli di inquinamento atmosferico e delle acque e per migliorare le misure antinquinamento dello stabilimento. Si è proposto di acquistare come Ilva le centraline per il rilevamento dell’inquinamento ambientale per studiare con obiettività livelli e cause dell’inquinamento dell’aria.”
Sul rapporto con la Città e con l’imprenditoria tarantina, Riva ha ribadito che intende gestire l’azienda da manager che punta ai risultati. Finora nessuno è stato licenziato dall’Ilva e i pochi “esterni” arrivati sono di una società di consulenza per migliorare l’efficienza dello stabilimento.
Egli, da industriale, intende aumentare la produttività del Siderurgico e perché Taranto possa essere orgogliosa del “suo” stabilimento che è già il più grande e il più moderno d’Europa. Occorre chiudere in modo definitivo con sistemi assistenzialistici che non appartengono alla filosofia imprenditoriale della nuova gestione. “Questa mattina è stata avviata la collaborazione sul comparto ambientale e la Commissione avvierà il lavoro nei prossimi giorni, raccordandosi con i responsabili dello stabilimento: un primo concreto segno di una collaborazione possibile ed ufficialmente dichiarata.
(NdR – La musica cambierà all’esito delle visite ispettive di Carone e C.)
La preparazione della Commissione per le visite in stabilimento
Tre “Carte di Ugo” riguardano la preparazione per le visite in stabilimento.
La prima è un fascicoletto/vademecum di 5 pagine, datato 21/06/95, elaborato da Assessorato Igiene e Sanità – TA, in funzione di “PROG. VISITA ILVA x lug 1995”. In esso sono indicati riferimenti normativi e punti di domanda relativamente a: 5. Piano di emergenza; 6.1 Controlli urbanistici; 6.2 Rispetto del verde; 7 Controllo emissioni atmosferiche; 8 Controllo denuncia superfici coperte; 9.1 Controllo discariche ex cava Cementir, ex cava Due mari e ex cava Mater Gratiae; 9:2 Visita alle tre discariche; 9.3 Verifica amministrativa e stato discariche ex DPR 915/82 e discariche assimilate a rifiuti speciali.
La seconda “Carta di Ugo” è la Comunicazione datata 30/06/95 dell’Assessore Carone indirizzata al Dirigente dr. Santoro e p.c. a Sindaco, V. Sindaco, Segr. Gen..
Oggetto: Ispezione Stabilimento ILVA
Facendo seguito a quanto stabilito dal sig. SINDACO, si prega di predisporre e organizzare, con chi di competenza, la visita ispettiva allo Stabilimento ILVA, a partire dal giorno 4/6/95” (NdR - a mano il 6 è corretto in 7; inoltre, sul foglio, in alto a dx, è scritto a mano “Per motivi tecnici è stata rinviata a data da destinarsi. VC 3-7-95”.
La terza “Carta di Ugo” è un comunicato stampa del Comune di Taranto - Servizio sanitario che risponde alla domanda di notizie sui lavori della Commissione per le problematiche ambientali.
“Le dimensioni dello stabilimento, la molteplicità degli impianti, la complessità degli argomenti, nonché le varie implicazioni giuridiche che gli stessi comportano, richiedono un lavoro non frettoloso e superficiale ma metodico, puntuale, ed approfondito che necessita di tempi non brevissimi. Comunque, nessun dubbio può sorgere ad alcuno sulla massima disponibilità e nel senso di responsabilità a riguardo già dimostrata dalla amministrazione Cito che, in merito ha già preso diverse iniziative come, ad esempio:
- la costituzione in giudizio avverso Ing.ri Chindemi, Muni per l’aggravamento dell’inquinamento atmosferico denunciato da alcuni cittadini del Rione Tamburi;
- la richiesta di costituzione di Fondo per il risarcimento lo stabilimento siderurgico per la bonifica della zona costiera prospiciente lo stabilimento siderurgico in zona Belleli;
- individuazione e segnalazione alla Procura della Repubblica nonché invio di documentazione attestante presunte discariche abusive in zona Mater Gratiae”.
Biagio De Marzo
(15. continua)
* Federmanager Taranto
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