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Bari
13 Giugno 2025 - 08:42
Vigili del Fuoco
BARI – Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, la Regione Puglia ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi, in vigore dal 15 giugno al 15 settembre 2025. Il provvedimento, firmato con decreto del presidente della Giunta regionale n. 334 del 10 giugno 2025, attiva tutte le misure previste dalla normativa nazionale e regionale in materia di prevenzione e contrasto agli incendi, con l’obiettivo di preservare il territorio da un’emergenza che ogni anno mette a rischio persone, ambiente e paesaggio.
A rendere necessario l’intervento è un quadro climatico sempre più critico, caratterizzato da ondate di calore, siccità prolungata e terreni aridi, cui si aggiunge l’incremento della presenza umana nei mesi estivi in aree rurali e boschive. Uno scenario ad alto rischio, che ha spinto la Regione ad attivare in modalità h24 l’intero sistema di Protezione Civile.
Tutte le strutture operative sono pienamente mobilitate, dalla Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P.) alle Strutture Operative Regionali Territoriali (S.O.R.T.), dai Presìdi Logistici (P.L.O.T.) al Centro Funzionale Decentrato (C.F.D.), fino ai campi gemellati con le associazioni di volontariato. In campo anche l’Agenzia regionale ARIF, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri Forestali e le organizzazioni di Protezione Civile, con un impiego coordinato di uomini e mezzi su tutto il territorio.
Una novità significativa dell’estate 2025 sarà l’impiego di tecnologie avanzate per il monitoraggio preventivo, con strumenti capaci di individuare precocemente i focolai nelle zone più sensibili. “Il sistema è attivo, pronto e dotato di ogni risorsa per affrontare eventuali criticità – ha dichiarato Barbara Valenzano, dirigente della Protezione Civile regionale – ma la prevenzione è una responsabilità collettiva. Chiediamo a tutti i cittadini massima attenzione, rispetto delle regole e segnalazioni tempestive in caso di avvistamenti sospetti”.
Durante il periodo di massima allerta saranno in vigore divieti severi: proibito accendere fuochi o svolgere attività che possano generare scintille o inneschi in aree boscate, cespugliose, agricole o nelle loro vicinanze. Vietata anche la combustione di residui vegetali, l’utilizzo di articoli pirotecnici, l’abbandono di rifiuti e l’accesso non autorizzato a strade sterrate all’interno delle zone a rischio.
Fondamentale sarà anche il ruolo dei Comuni e dei Sindaci, chiamati ad aggiornare i Piani comunali di Protezione Civile, a comunicare alla Regione ogni variazione sulle risorse disponibili per la lotta antincendio (AIB), e a diffondere tramite ordinanza i contenuti del decreto. Il sistema poggerà su una rete capillare di vigilanza e prevenzione, ma senza la collaborazione attiva delle comunità locali, l’efficacia delle misure potrebbe risultare compromessa.
Il provvedimento potrà essere prorogato oltre il 15 settembre qualora le condizioni meteo-climatiche dovessero restare critiche. Intanto, per ogni segnalazione di incendio o situazione di pericolo, il riferimento resta il Numero Unico di Emergenza Europeo 112.
Proteggere i boschi pugliesi non è solo una questione ambientale: è una battaglia di civiltà, di responsabilità e di futuro
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