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Rsa e centri diurni, la Regione apre al confronto: più fondi, nuove regole e snellimento delle procedure

Incontro con le associazioni del settore sociosanitario: Piemontese garantisce un Tavolo tecnico e annuncia un Testo Unico. Soddisfazione da Uneba e Welfare a Levante

Raffaele Piemontese

Raffaele Piemontese

BARI – Un deciso cambio di passo nelle politiche sociosanitarie regionali. È questo il segnale arrivato al termine dell’incontro promosso dall’assessore alla Salute Raffaele Piemontese con le associazioni di categoria del settore Rsa e Centri Diurni, tra cui UNEBA e Welfare a Levante. Un confronto definito “costruttivo” da tutti i partecipanti e che ha portato all’assunzione di impegni concreti e operativi, destinati a incidere sull’efficienza dell’intero sistema.

La Regione ha confermato la revisione del regolamento sulle strutture sociosanitarie e ha presentato le nuove delibere sulla distribuzione dei fondi per Rsa e Centri Diurni, in linea con un’impostazione politica sempre più orientata al coinvolgimento diretto degli operatori del settore.

Diego Rana, uno dei vertici di Uneba Puglia

L’associazione UNEBA, in una nota, ha espresso apprezzamento per «un cambio di passo tangibile», definendo la Regione «un interlocutore sempre più attento e disponibile a lavorare con e non contro il comparto». Particolare riconoscimento è stato riservato al direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e alla dirigente del Servizio Strategia e Governo dell’Offerta Elena Memeo, per il «lavoro paziente e di raccordo tra istituzioni e territorio».

Nel merito, l’assessore Piemontese ha annunciato la formazione di un Tavolo Tecnico, atteso da anni dal settore, che avrà il compito di redigere un Testo Unico per il comparto sociosanitario pugliese. L’obiettivo è duplice: semplificare la normativa vigente e affrontare le principali criticità sollevate dagli enti gestori, a partire dalla necessità di adeguare le tariffe ferme dal 2020. La rivalutazione dei costi terrà conto dei nuovi bisogni assistenziali, dell’incremento delle spese energetiche, dell’aumento del costo del personale e dell’adeguamento delle piante organiche già avviato dagli operatori.

Un altro punto centrale è la riforma delle procedure per la presa in carico dei pazienti anziani non autosufficienti, con l’introduzione di un nuovo setting definito “estensivo”. Si tratta di soggetti dimessi in condizioni protette dagli ospedali pubblici, che non possono tornare a casa e necessitano di assistenza continuativa in Rsa con retta interamente a carico del Servizio sanitario nazionale. La Giunta regionale ha già deliberato la possibilità di aumentare di 2 i posti accreditati per struttura, tramite autocertificazione dei requisiti, velocizzando così un iter autorizzativo spesso oggetto di contestazioni.

Novità anche per i Centri Diurni, con la possibilità di coprire le assenze temporanee dei pazienti attingendo alle liste d’attesa fino a un massimo del 10% dei posti autorizzati. Una misura che risponde alle difficoltà economiche degli enti e alla crescente domanda di accesso.

Durante l’incontro, si è discusso anche della sentenza della Corte Costituzionale che ha confermato la legittimità della norma regionale pugliese sull’assenza di limiti d’età per i medici responsabili sanitari nelle Rsa. Accogliendo le osservazioni delle associazioni, la Regione si è impegnata a chiarire che il requisito anagrafico non può essere vincolo nemmeno per i medici specialisti, indipendentemente dalla funzione svolta.

Antonio Perruggini, presidente di Welfare a Levante

Antonio Perruggini, presidente di Welfare a Levante, ha espresso soddisfazione per «una stagione nuova di ascolto istituzionale», sottolineando la volontà di «collaborare con la Regione per garantire qualità dell’assistenza e sostenibilità gestionale».

La sfida ora passa alla traduzione formale degli impegni in atti concreti, ma la direzione sembra tracciata: dialogo, semplificazione e partecipazione sono le parole d’ordine del nuovo corso. Una linea che, se mantenuta, potrebbe rappresentare una svolta per tutto il sistema pugliese di cura e assistenza agli anziani e alle persone fragili.

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