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L'ex Ilva

Acciaierie d'Italia, garantita la copertura finanziaria. Ma il futuro è un rebus. I video

Ecco cosa è emerso dall'incontro a Roma tra governo, commissari e sindacati. Il ruolo del rapporto con il nuovo sindaco

L'incontro a Roma

L'incontro a Roma

Si è tenuto quest'oggi, lunedì 9 giugno, a Palazzo Chigi, l'incontro programmato sul futuro dell'ex Ilva di Taranto, oggi Acciaierie d'Italia. Al tavolo erano presenti l'onorevole Caldoro, il Sottosegretario Mantovano, il ministro Urso e il ministro Calderone, insieme alle rappresentanze sindacali nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Usb ed Ugl.

Ferdinando Uliano e Valerio D'Alò - Fim Cisl 

"In un momento molto delicato e complesso per l'ex Ilva è fondamentale cercare le condizioni con tutti gli attori per salvaguardare i posti di lavoro e ambientalizzazione. Tale condizione molto complicata, con l'altoforno 1 sotto sequestro e l'altoforno 2 in fermata che potrebbe ripartire entro la fine dell'anno, non garantisce la piena occupabilità. Durante il confronto, il Governo ha confermato che individuerà le risorse economiche necessarie per affrontare la complessa situazione dell'azienda. Tuttavia, è emerso che le decisioni definitive verranno prese solo dopo l'esito delle votazioni per il nuovo Sindaco di Taranto e con il nuovo accordo di programma istituzionale". A dichiararlo il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici Antonio Spera, il vicesegretario nazionale con delega alla siderurgia Daniele Francescangeli e il componente di segreteria Vittoria Buccarini

Il nuovo sindaco, come è noto, sarà Piero Bitetti, espressione del centrosinistra - che in campagna elettorale ha pubblicamente annunciato il no all'Aia, autorizzazione integrata ambientale, ed al rigassificatore.

Ferdinando Uliano 

"Il Governo, ha dichiarato che il confronto con i possibili acquirenti sta andando avanti. Naturalmente senza l'approvazione della nuova Aia e il posizionamento del gassificante sarà complicato trovare una soluzione industriale per l'acciaio di Taranto. L'incontro odierno - concludono i leader dell'Ugl - rappresenta un momento di confronto importante per il futuro occupazionale e industriale di Taranto".

Intanto, fonti vicine al dossier evidenziano che prosegue il negoziato, nella speranza che, nel frattempo, si ottenga l'Aia e la Procura decida il dissequestro degli impianti e c'è la speranza che il nuovo sindaco di Taranto, una volta insediato, possa convergere sulla posizione espressa dal presidente della Regione Puglia, Emiliano, a favore della nave rigassificatrice e del desalinizzatore: condizioni abilitanti per realizzare l'accordo di programma interistituzionale, a sua volta alla base della nuova Aia, che dovrà prevedere la piena decarbonizzazione entro dodici anni, con tre forni elettrici e Dri.

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