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Bari
09 Giugno 2025 - 07:22
L'iniziativa di Confcommercio Bari-Bat
BARI – In un mondo in cui la reputazione online può decidere le sorti economiche di un’attività, l’Italia muove i primi passi concreti per fermare il fenomeno delle recensioni false. Secondo il Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il 70% dei clienti sceglie un ristorante basandosi su opinioni lette sul web, mentre l’Ufficio Studi di FIPE-Confcommercio stima che queste valutazioni possano influire fino al 30% sul fatturato di un locale. Numeri che raccontano un sistema fortemente influenzato dal digitale, ma anche vulnerabile: nel 2024, l’8,6% delle recensioni pubblicate è risultato falso. Inoltre, il 66% dei consumatori dichiara di imbattersi regolarmente in contenuti inaffidabili.
Di fronte a questi dati, il Governo ha inserito nel Capo IV del Disegno di Legge annuale sulle PMI una proposta normativa che mira a regolamentare in modo più severo il sistema delle recensioni online, proteggendo sia chi compra sia chi vende. Il disegno di legge, attualmente al vaglio del Senato, introduce una serie di misure innovative: tra queste, l’obbligo di pubblicare le recensioni entro 15 giorni dalla fruizione del servizio, la verifica dell’autenticità dei commenti e il diritto di replica e di richiesta di rimozione per le imprese oggetto di contenuti falsi, datati o diffamatori. Un passaggio importante è anche il riconoscimento del diritto all’oblio digitale per le aziende e il divieto esplicito di vendere recensioni.
La proposta ha già suscitato ampio dibattito a livello europeo. Piattaforme internazionali come TripAdvisor e Trustpilot si sono dette contrarie, ma FIPE, insieme all’organizzazione europea HOTREC, ha scelto di appoggiare il provvedimento, promuovendo anche la campagna “Stop Fake Reviews” per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un quadro normativo chiaro e condiviso.
Il ministro del Turismo Daniela Santanchè, in una nota, ha sottolineato l’importanza della norma come strumento per “costruire un mercato digitale più trasparente e credibile”, confermando la volontà di proseguire con determinazione il lavoro normativo in coerenza con gli standard europei.
Soddisfazione anche da parte del presidente di Confcommercio Puglia, Vito D’Ingeo, che ha definito il provvedimento “un atto di coraggio per difendere migliaia di micro e piccole imprese italiane”. Secondo D’Ingeo, la credibilità del sistema digitale è in pericolo e “non è più accettabile che le recensioni siano usate come armi contro chi non ha strumenti per difendersi”.
Chiude il cerchio Nicola Pertuso, presidente di FIPE Confcommercio Bari-Bat, che rilancia: “Serve una legge chiara che tuteli davvero il merito e la concorrenza leale, ponendo un argine alla manipolazione dell’opinione pubblica. Le recensioni devono restare uno strumento utile, non una minaccia costante per chi lavora con serietà”.
Il Parlamento ora è chiamato a non rallentare: la credibilità del mercato digitale e la tutela dei consumatori e degli esercenti passano anche da qui.
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