BARI – Una competizione simbolica, ma dal forte impatto ambientale, prenderà il via domenica 8 giugno nel cuore di Torre a Mare, dove apneisti, volontari e cittadini uniranno le forze per ripulire i fondali marini e le spiagge dai rifiuti. Si tratta della tappa barese di “Spazzapnea – fondali e spiagge pulite”, evento promosso dalla Pro Loco di Torre a Mare in collaborazione con Freediving Team Bari, Apnea Academy e altri partner del territorio.
La presentazione ufficiale si è svolta a Palazzo di Città, con gli interventi del consigliere comunale Lorenzo Leonetti, della presidente del Municipio I Annamaria Ferretti, di Anna Divella per la Pro Loco, e dell’istruttore Marco Guerricchio in rappresentanza degli apneisti.
Dalle ore 8 del mattino, squadre composte da tre partecipanti ciascuna si sfideranno in acqua e sulla terraferma per raccogliere quanti più rifiuti possibile, puntando soprattutto su quelli più inquinanti e dannosi, come pneumatici, batterie e filtri d’olio. La manifestazione si svolgerà in contemporanea anche in otto altre località italiane, da Genova a Ustica, da Ancona a Torre del Greco.
“Un’iniziativa che unisce sport e tutela ambientale”, ha spiegato Leonetti, “un’occasione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di prendersi cura del nostro mare”. Gli fa eco Ferretti: “Torre a Mare rappresenta un’identità profonda della nostra città. Il mare non è solo paesaggio, è risorsa e va difeso”.
A sottolineare il valore della rete tra istituzioni e volontari è stata Anna Divella: “Anche quest’anno la Pro Loco è capofila di un progetto che, in occasione della Giornata mondiale degli oceani, rilancia il messaggio della salvaguardia del mare. Lo scorso anno i rifiuti raccolti furono tanti: segno che c’è ancora molto da fare”.
Amiu Puglia garantirà il corretto smistamento dei materiali raccolti, mentre i pescatori della cooperativa San Nicola collaboreranno con le loro barche a remi per portare a riva i rifiuti. Massima sarà l’attenzione per la sicurezza, come ha precisato Guerricchio: “Gli apneisti lavoreranno in coppia, dotati di pallone segnasub. In mare ci muoveremo con attenzione per rimuovere materiali altamente inquinanti, come l’olio, che in quantità minime può contaminare migliaia di litri d’acqua marina”.
Infine, l’appello ai diportisti: “Rispettiamo chi è in acqua. Il mare non è terra di nessuno, ma patrimonio di tutti”.