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Taranto

Tacente accusa Bitetti di ambiguità sull’ex Ilva: “Serve responsabilità, non slogan”

Il candidato del centrodestra e di alcune civiche al ballottaggio: “A rischio 20 mila posti di lavoro. Basta contrapposizioni sterili, serve una strategia seria e condivisa”

Francesco Tacente

Francesco Tacente

TARANTO – Francesco Tacente, candidato sindaco sostenuto dal centrodestra e da una serie di liste civiche, interviene con fermezza nel dibattito acceso sul futuro dell’ex Ilva, rivolgendo un appello alla città e puntando il dito contro l’avversario Piero Bitetti. «Non siamo più nel tempo degli slogan – ha dichiarato – ma davanti a una fase cruciale che richiede serietà e responsabilità».

Tacente ha rivelato di aver ricevuto una telefonata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, impegnato in un’interlocuzione con entrambi i candidati al ballottaggio. Il confronto verte sul futuro dell’acciaieria e sul ruolo decisivo che avrà il nuovo sindaco di Taranto nelle imminenti scelte strategiche.

«Il ministro ha confermato che senza un piano serio di decarbonizzazione e un accordo di programma, ogni trattativa sul rilancio dell’impianto resterà bloccata – ha spiegato Tacente –. In gioco ci sono 20 mila posti di lavoro tra dipendenti diretti e indotto, ma anche la credibilità di Taranto a livello nazionale ed europeo».

Secondo il candidato del centrodestra, il Comune deve uscire dalla logica dei veti e degli slogan, assumendo un ruolo costruttivo nei tavoli istituzionali. «Bloccare pregiudizialmente progetti come quello della nave rigassificatrice, senza offrire valide alternative, significa solo generare confusione e timori tra i cittadini – ha aggiunto –. Noi vogliamo invece trasparenza, tutela della salute e dell’ambiente, ma anche sviluppo e lavoro».

Tacente ha inoltre evidenziato l’urgenza di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale, necessaria per evitare uno stop giudiziario della produzione, come ipotizzato dal Tribunale di Milano. «Bitetti dice ‘no all’AIA’ con superficialità, ma senza una visione concreta e alternativa si rischia il collasso del sistema produttivo. È nostro dovere affrontare il problema con una strategia lucida e condivisa».

Il candidato ha anche criticato l’avversario per presunte contraddizioni nel suo programma. «Bitetti parla di stop al consumo di suolo e di difesa dei servizi pubblici, dimenticando di aver fatto parte per 25 anni delle maggioranze che hanno guidato le scelte urbanistiche e amministrative di questa città».

Tacente conclude il suo intervento sottolineando la necessità di una guida autorevole e coerente: «Taranto non può più permettersi compromessi e decisioni dettate dall’emotività. Il nostro progetto è chiaro: transizione ecologica, rigenerazione urbana, servizi pubblici efficienti e garanzie occupazionali. Io la mia scelta l’ho fatta, e continuerò a portarla avanti con coerenza e determinazione».

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