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Bari

Trapianti da record in Puglia: 15 interventi in una settimana e donazioni da cuore fermo

Policlinico di Bari e rete regionale in prima linea. Trapianto combinato cuore-rene, 7 reni, 4 fegati e 4 cuori. E a Monopoli secondo prelievo multiorgano dell’anno

Una sala operatoria

Una sala operatoria

BARI – La Puglia conferma il suo ruolo di eccellenza nel panorama sanitario nazionale grazie a una settimana straordinaria sul fronte dei trapianti. Tra il Policlinico di Bari, le rianimazioni di Foggia, Monopoli, Siracusa, Milano e Roma, la macchina organizzativa della donazione ha permesso di realizzare 15 trapianti, tra cui 7 reni (di cui 1 da vivente), 4 fegati, 4 cuori e 1 trapianto combinato cuore-rene.

Nel dettaglio, da gennaio a oggi, sono già 126 i trapianti effettuati in Puglia, con 117 interventi eseguiti a Bari e 9 a Foggia, numeri che lasciano presagire il superamento dei dati dell’anno precedente.

A rendere possibile questo straordinario risultato è stato un articolato lavoro di squadra che ha visto coinvolte decine di professionisti, tra cui medici, infermieri, tecnici e volontari. Decisiva, tra le altre, una donazione di rene da vivente, una donazione a cuore fermo (la cosiddetta DCD) e 6 donazioni a cuore battente, che hanno permesso di salvare la vita a 15 pazienti in lista d’attesa.

Il successo del trapianto combinato è stato reso possibile dalla collaborazione tra le equipe dirette dal prof. Pasquale Ditonno (Urologia e Trapianto di Rene), prof. Tomaso Bottio (Cardiochirurgia Universitaria), prof. Francesco Tandoi (Epatobiliare), prof. Salvatore Grasso (Rianimazione II Universitaria) e dal dr. Vincenzo Malcangi, responsabile UOS Donazioni. Accanto a loro, il personale infermieristico, tecnico, amministrativo e logistico ha svolto un ruolo essenziale, con il sostegno della Prefettura di Bari e del Centro Nazionale Trapianti.

Il dr. Malcangi ha sottolineato come la possibilità di donare anche a cuore fermo possa ampliare in modo significativo il numero di organi disponibili, riducendo i tempi d’attesa per i pazienti. Un punto di svolta, ha spiegato, nella battaglia contro le liste d’attesa.

A coordinare le attività dell’intera rete pugliese è il prof. Loreto Gesualdo, che ha messo in evidenza il lavoro incessante svolto dal Coordinamento Regionale Trapianti. “Le nostre équipe hanno lavorato con determinazione e competenza. I risultati ottenuti in questi giorni dimostrano la solidità di un sistema sanitario fondato sulla cooperazione, la tecnologia e l’umanità”.

Fondamentale anche l’apporto delle rianimazioni del Policlinico di Bari, del Policlinico Riuniti di Foggia e dell’ospedale San Giacomo di Monopoli, dove – sotto la guida del dr. Nicola D’Onghia – è stato eseguito il secondo prelievo multiorgano del 2025. I familiari di una donna di 77 anni, deceduta per emorragia cerebrale, hanno acconsentito al prelievo di fegato e reni, offrendo così una possibilità concreta di vita a chi attendeva un trapianto.

L’intervento ha richiesto una complessa sinergia tra le equipe locali e quelle provenienti dal Policlinico di Bari e dall’Istituto Oncologico Giovanni Paolo II, con il coordinamento della Direzione medica di presidio e del CRT. Anche in questo caso, il successo è stato possibile grazie alla generosità dei donatori e alla dedizione degli operatori sanitari.

Il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, ha voluto esprimere gratitudine per il lavoro svolto: “Queste operazioni dimostrano quanto sia alta la qualità delle cure offerte dalla nostra struttura. Ogni trapianto è il frutto di passione, impegno e professionalità”.

Infine, il prof. Gesualdo ha rivolto un ringraziamento commosso alle famiglie dei donatori, il cui gesto di altruismo ha reso possibile salvare vite e accendere nuove speranze. Un tributo è andato anche alle associazioni di volontariato, come AIDO, AVIS, FIDAS, ADMO, ANED, ATO, AITF, Croce Rossa Italiana e Lo Sportello di Mattia, impegnate ogni giorno nella promozione della cultura del dono.

La Puglia si conferma così non solo tra le regioni più attive nella donazione e trapianto di organi, ma anche un esempio nazionale di organizzazione, solidarietà e innovazione sanitaria.

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