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Canosa di Puglia

Landini accusa Meloni: “Così si svuota la democrazia. È un atto irresponsabile”

Il segretario generale della Cgil critica duramente la premier: “Si mina il significato del voto proprio nel giorno in cui celebriamo la nascita della Repubblica”. Il programma di oggi a Taranto, Grottaglie, Laterza e Brindisi

Maurizio Landini accolto da Sergio Fontana a Canosa di Puglia

Maurizio Landini accolto da Sergio Fontana a Canosa di Puglia

CANOSA DI PUGLIA - “Andare al seggio senza votare è come dire che si va a messa e poi si resta fuori dalla chiesa”. Con questa metafora diretta, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha attaccato le recenti dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha annunciato l’intenzione di presentarsi alle urne per i referendum ma senza ritirare la scheda.

Landini ha parlato a Canosa di Puglia, nel nord della provincia di Barletta-Andria-Trani, durante una visita al centro studi e ricerche di Farmalabor di Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia. La sua replica è stata netta: “È un comportamento che sorprende, perché equivale a non partecipare al voto. Un atto che considero irresponsabile”.

Secondo il leader sindacale, le parole della premier appaiono persino surreali: “È come dire che si va al supermercato ma non si fa la spesa, oppure si entra in un cinema senza vedere il film. In pratica – ha osservato – si va al seggio, ma si sceglie di non esercitare il diritto di voto. Questa è la vera sostanza”.

Landini ha poi evidenziato l’incongruenza del gesto rispetto al significato simbolico della giornata in cui è stata pronunciata la frase da Meloni: “Nel giorno della Festa della Repubblica, che nacque proprio grazie a un referendum popolare, e per la prima volta con il voto delle donne, trovo particolarmente grave lanciare un messaggio che svuota il senso stesso della partecipazione democratica”.

Ma la critica del segretario non si ferma all’aspetto simbolico. Landini ha sottolineato come la scelta di non votare rischi di mantenere intatte tutte quelle situazioni che il referendum vuole cambiare. “Precarietà, subappalti, regole che non tutelano il lavoro: tutto ciò resterà immutato se non si raggiunge il quorum. Ed è evidente – ha proseguito – che chi invita all’astensione vuole esattamente questo: impedire il cambiamento”.

Per Landini, “questa è una manovra per far fallire i quesiti referendari”. Eppure, ha detto, “confido ancora che i cittadini possano raggiungere il quorum. Penso che la maggioranza degli italiani desideri un cambiamento reale, che fino a oggi non si è concretizzato”.

Il segretario ha anche lanciato un messaggio politico più ampio: “Abbiamo bisogno di creare condizioni nuove per dare un futuro a questo Paese. I governi degli ultimi anni hanno promosso politiche sbagliate, che non ci servono. Oggi, i cittadini hanno un’occasione per far sentire la propria voce e dire con chiarezza che vogliono un’altra direzione”.

Infine, Landini ha ribadito il nodo centrale del dibattito: “Serve un vero investimento sul lavoro e sugli imprenditori onesti. Le attuali regole su appalti e subappalti favoriscono chi vuole speculare, non chi ha a cuore il bene dell’Italia. Solo cambiando queste logiche potremo crescere davvero”.

Questo il programma di Landini di martedì 3 giugno

 

  • ore 7 assemblea Vestas, Taranto

 

  • ore 9 assemblea Leonardo, Grottaglie 

 

  • ore 11.30 assemblea Natuzzi, Laterza

 

  • ore 15 assemblea Avio Aero, Brindisi 

 

  • ore 19 comizio in piazza Ferrarese a Bari con Michele Emiliano, Elly Schlein, Chiara Appendino, Nicola Fratoianni
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