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Lavoro, luci e ombre in Puglia: solo il 51% degli occupabili ha un impiego

Il Job Meeting della Camera di Commercio prova a colmare il divario tra giovani e imprese. Ma i dati Tagliacarne mostrano criticità persistenti su occupazione femminile e mismatch tra domanda e offerta

La seconda edizione del “Job Meeting” a Bari

La seconda edizione del “Job Meeting” a Bari

BARI – Il mercato del lavoro in Puglia continua a muoversi in equilibrio instabile, tra segnali di vitalità e fragilità strutturali mai superate. A dirlo è l’ultima analisi condotta da Dataview – Il barometro dell’economia territoriale dell’Istituto Tagliacarne, secondo cui nel 2024 il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni si ferma al 51,2%, relegando la regione al 17° posto nazionale.

Un dato allarmante, aggravato da un profondo divario di genere: in Puglia le donne lavorano 27 punti percentuali in meno degli uomini, un distacco tra i più ampi in Italia. A rendere ancora più urgente il tema dell’inserimento lavorativo è il fatto che il 43,5% della popolazione attiva risulta inattiva e la disoccupazione resta al 9,5%.

In questo contesto, si inserisce l’iniziativa della Camera di Commercio di Bari, che ha ospitato la seconda edizione del “Job Meeting” nel salone San Nicola. L’appuntamento ha messo in contatto circa 50 studenti dell’ITS Academy della Puglia, specializzati nei settori del turismo, dei beni culturali e delle attività artistiche, con 15 imprese delle province di Bari e Bat, attraverso una serie di colloqui conoscitivi, finalizzati ad attivare percorsi formativi e di inserimento lavorativo.

«Questo evento – ha dichiarato Luciana Di Bisceglie, presidente della Camera di Commercio – rappresenta solo il primo di una serie di appuntamenti pensati per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, all’interno di un accordo di collaborazione con ITS Puglia Academy».

Un ruolo centrale sarà infatti giocato nei prossimi anni dai percorsi formativi di alto livello. Secondo le previsioni occupazionali 2023-2027 del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, il 34,3% del fabbisogno di lavoro riguarderà figure con formazione terziaria, ovvero laureati e diplomati ITS, mentre un ulteriore 48,1% interesserà profili con formazione tecnica secondaria superiore.

«I numeri parlano chiaro – ha proseguito Di Bisceglie – e ci dicono che occasioni come il Job Meeting sono strategiche non solo per le imprese, che possono intercettare giovani talenti e competenze qualificate, ma anche per gli studenti, che hanno l’opportunità di accedere a esperienze concrete e formative».

Ma l’allarme maggiore riguarda il mismatch tra offerta e domanda di lavoro: il 41,9% delle posizioni aperte è considerato di difficile reperimento, a fronte di una platea ampia di disoccupati e inattivi. «È un paradosso che non possiamo più permetterci – ha concluso la presidente –. Servono politiche attive e un’azione congiunta tra istituzioni, imprese e scuole, per non lasciare indietro migliaia di giovani pugliesi pronti a entrare nel mondo del lavoro».

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