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L'acciaieria
01 Giugno 2025 - 09:30
Produzione di acciaio
Premessa. La privatizzazione del Siderurgico avvenne nel periodo in cui a Taranto si affermava il movimento politico AT6 – Antenna Taranto 6, fondato da Giancarlo Cito che, in breve tempo, era passato da piccolo imprenditore televisivo privato a consigliere comunale, sindaco di Taranto nel 1993, deputato al Parlamento nel 1996, candidato sindaco a Milano nel 1997.
Vivendo a Milano, non ho “testimonianze” dirette sul Siderurgico di quel periodo ma, dopo il rientro a Taranto a fine ‘98, ho conosciuto parecchi accadimenti importanti di quel periodo.
Traccia e testimonianza d’epoca di tali accadimenti sono nelle “Carte di Ugo” affidate a me per “fini storici e divulgativi” dallo stesso possessore/autore, il dr. Vittorio Ugo Carone (n. 13/11/1928). Si tratta di copie autentiche di documenti ufficiali debitamente protocollati e registrati e fotocopie di altri documenti formali autentici.
Avevo conosciuto Ugo Carone nel 2011 quando io ero responsabile di Altamarea e lui era “chimico del porto di Brindisi” con contatti diretti con la direzione della grande centrale ENEL di Brindisi dove sapevo che stavano realizzando il nuovo parco carbone coperto con tecnologia DOME.
Forte del preventivo assenso del sindaco di Taranto dr. Ippazio Stefàno e del presidente della provincia di Taranto dr. Gianni Florido, tramite Carone concordai con ENEL Brindisi la visita alla centrale e al nuovo parco coperto. All’ultimo momento da Brindisi annullarono la visita! Riuscii a procurarmi grandi fotografie del nuovo parco carbone coperto di Brindisi e le mostrai in assemblea, ma era altro rispetto a mostrare ai tarantini Stefàno e Florido sotto quelle strane, vere cupole.
Dopo quel flop, si rafforzò l’amicizia con Carone, che cominciò ad affidarmi suoi importanti documenti inascoltati, che incameravo e fascicolavo come “Le carte di Ugo”.
Di esse riporterò i dati salienti, di volta in volta, con due obiettivi: 1° Rendere omaggio a un fragile grande concittadino rimasto inascoltato, colpevolmente; 2° Marchiare l’incredibile sabotaggio delle sue denunce tempestive e analitiche, su situazioni palesemente illecite.
Racconto quegli accadimenti in sequenza temporale, indipendentemente da quando li ho conosciuti.
La cava Mater Gratiae al centro della bomba ecologica
La prima “Carta di Ugo” è un dattiloscritto di 4 pagine, firmato Carone, datato 3/5/94, dal titolo “MATER GRAZIE al centro della BOMBA ECOLOGICA”. Di traverso, accanto al titolo, è scritto a mano G.C. che facciamo? Ugo Carone in quel documento fa la descrizione storica, scientifica, geologica ed ecologica della Gravina Leucaspide che, appena dopo il comune di Statte, è disastrata da discariche abusive, strade abusive e cave dismesse. Egli conclude: “insomma dall’angolo di quella strada, fino a poche centinaia di metri dalla città di Statte, vi è una vera e propria BOMBA ECOLOGICA. E proprio in conseguenza di tutto quanto detto, Taranto venne dichiarata città ad alto rischio ambientale. Solo dopo il 1983, quando arrivò la legge per la classificazione e l’obbligo di smaltire i rifiuti suddividendoli per tipologia, si iniziò lo smaltimento in discariche autorizzate e controllate. Ciò non toglie che, per circa 20 anni, dai bordi della gravina Leucaspide all’angolo della ex cava Nardulli Briotti, con al centro la zona Mater Gratiae è stata costruita una delle maggiori bombe ecologiche italiane.”
Il disastro della Mater Gratiae denunciato formalmente
La “Carta di Ugo”, che implicitamente risponde a che facciamo? GC, è la lettera
«COMUNE DI TARANTO
Assessorato Igiene – Sanità - Ecologia,
Prot. 5259 del 21/10/1994, a:
- Assessorato all’Ecologia – Amministrazione provinciale di Taranto
- Dr. Enrico Balducci – Assessore all’ecologia – Regione Puglia
- Sig. Orazio Marinò – Sindaco di Statte
- S.E. Il Prefetto di Taranto
e p.c. Consorzio A.S.I. – Taranto
Dr. Michele Tedeschi – Presidente IRI - Roma.
Oggetto: D.P.R. 915/82 - “Segnalazioni su discariche effettuate dal Siderurgico nell’agglomerato industriale di Taranto”.
L’assessore Carone fa presente che “è pervenuta nei giorni scorsi a questa Amministrazione una lettera/esposto scritta a mano da un anonimo, contenente segnalazioni sulle discariche in oggetto richiamate”. La lettera è accompagnata da una vetusta documentazione (circa 50 pagine) sulla consistenza delle vasche, sui fanghi e liquami versati e loro provenienza e sui rapporti mensili Ilva degli anni 1984 e 1985. La documentazione appare autentica e prospetta una situazione molto grave protrattasi dal 1982 in avanti, afferente alla proprietà Italsider/Ilva/Ilva Laminati Piani ed ora alla subentrante proprietà privata.
Al Comune di Taranto non risultano interventi di bonifica e ripristino della sicurezza ecologica-ambientale della zona per cui “si rende necessario che, da parte dell’Amministrazione Provinciale di Taranto d’intesa con il Comune di Statte, vengano intraprese tutte le iniziative necessarie che il caso richiede a salvaguardia anche del confinante territorio di questo Comune. A prescindere infatti dalla sussistenza o perseguibilità di eventuali responsabilità penali (pregresse ed attuali), per le quali è stata interessata anche la competente Autorità Giudiziaria, il diritto alla risarcibilità dei danni ambientali ex art. 18 della legge n. 349 del 8/7/1986, dovrebbe sempre poter essere tutelato e perseguito, ed in tal senso l’IRI, attuale unico proprietario delle società che controllano il Siderurgico, ed al quale la presente è pure inviata per conoscenza, è bene che ne tenga opportuno conto in sede di privatizzazione dello stabilimento medesimo.
Tanto si doveva per ogni opportuna iniziativa al riguardo ed a tutela degli interessi di questo Civico Ente e della collettività amministrata.”
ASSESSORE
Tutela Ambientale – Igiene e Sanità
Municipalizzate
dott. Vittorio Ugo Carone»
La denuncia sulle discariche
La “Carta di Ugo” è la lettera
«Comune di Taranto
2° Settore Affari Generali
Servizio Sanitario
Prot. I371 Taranto, lì 30 mar. 1995
Al Comando Carabinieri antisofisticazioni e sanità e, p.c. Alla Procura della Repubblica presso la Pretura Circondariale di Taranto
Alla Direzione UPAI – Amministrazione Provinciale di Taranto
Al Sindaco del Comune di Statte
p.c. Sig. Sindaco del Comune di Taranto
Oggetto: Discariche per smaltimento rifiuti industriali
In questa lettera l’assessore Carone segnala che nella cava Mater Gratiae (proprietà Ilva), nei pressi della Gravina Leucaspide, “sono in atto operazioni di discarica di rifiuti vari non identificabili dall’esterno (bruno chiaro, marrone, nerastro, polveroso, a volte fumante e/o liquido, Rifiuti di diversa tipologia vengono scaricati su precedenti cumuli di altri rifiuti sparsi in tutta la zona in un susseguirsi frenetico di operazioni di discarica distesa e compattazione del materiale, lasciando presumere una intenzionalità di discarica definitiva.”
Viene rappresentato che quei terreni facevano parte del Comune di Taranto fino al 31.12.1993 e non risulta alcun progetto di discarica “per cui il tutto starebbe avvenendo senza alcuna autorizzazione anche per quanto riguarda il D.P.R. 915/82.”
Quell’area sembra essere all’attenzione del “Commissario ad acta per una discarica di R.S.U., l’autorizzazione del cui progetto potrebbe rappresentare una copertura e una indiretta sanatoria di precedenti discariche di rifiuti giacenti in zona da alcuni anni, di cui si ignora la natura, ma comunque, in questo momento ancora visibili.” Comunque le operazioni in corso meritano ispezioni, verifiche, controlli e provvedimenti in ottemperanza al D.P.R. 915/82.
“Tanto si è ritenuto per dovere specifico di questa Amministrazione portare all’attenzione dei destinatari della presente per quanto di rispettiva competenza,” ASSESSORE Tutela Ambientale – Igiene e Sanità Municipalizzate
dott. Vittorio Ugo Carone»
Il Sindaco di Taranto costituisce la Commissione d’indagine sul Siderurgico
La “Carta di Ugo” è la fotocopia della lettera
«Comune di Taranto
Prot. N. 4415/GAB - Taranto, 16 giugno 1995, A:
Rag. Emilio RIVA e Ing. Ettore SALVATORE c/o Centro Siderurgico Ilva – TARANTO
Si comunica alle SS.LL. che questa mattina è stata costituita, al termine di una riunione presieduta dal Sig. Sindaco, la Commissione incaricata della verifica collegiale sulla situazione attuale dello Stabilimento Siderurgico, alla luce della normativa vigente. Della Commissione, che sarà presieduta e coordinata dal sottoscritto, nella sua qualità di Sindaco della Città e di massimo responsabile della Sanità pubblica, fanno parte gli Assessori comunali all’Ambiente dottor Vittorio Ugo Carone, ai Tributi dottor Nicola Gravina, all’Urbanistica avv. Michele Imperio, ai Lavori Pubblici arch. Domenico Notaristefano, i dirigenti dei settori Urbanistica e Patrimonio arch. Vincenzo De Palma e arch. Marcello Vuozzo, il responsabile del Presidio Multizonale di Prevenzione dr. Nicola Virtù, il Responsabile del Dipartimento di Prevenzione dr. Michele Conversano, i funzionari del Servizio di Igiene e Sicurezza del Lavoro dott.ssa Maria Spartera e dott. Roberto Giua. La Commissione ufficialmente insediata avvierà il suo lavoro con una visita allo Stabilimento Siderurgico Ilva fissata per le ore 11 di mercoledì 21 giugno p.v.. Si pregano le SS.LL. di voler predisporre quanto necessario per accogliere i componenti la Commissione e rendere immediatamente operativa l’azione che essa andrà a svolgere. Giancarlo Cito»
Biagio De Marzo
(14. continua)
* Federmanager Taranto
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