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Bari

Giovani molestate in pieno giorno, l’allarme di Gioventù Nazionale: “Le istituzioni restano immobili”

Due ragazze denunciano aggressioni in città. Il movimento giovanile chiede più sicurezza e accusa il Comune di non ascoltare gli appelli: “Pagano le più giovani l’inerzia di chi dovrebbe proteggerle”

Ingrid Skaug

Ingrid Skaug

BARI - Due episodi di violenza contro giovani donne, avvenuti in pieno giorno e in luoghi frequentati da cittadini e studenti, riportano al centro dell’attenzione il tema della sicurezza urbana a Bari. Le segnalazioni sono giunte nei giorni scorsi a Gioventù Nazionale Bari, che ha raccolto le testimonianze dirette delle vittime e lanciato un appello urgente alle istituzioni.

Nel primo caso, una ragazza sarebbe stata molestata fisicamente e verbalmente a bordo di un autobus pubblico. L’uomo, secondo quanto riferito, avrebbe persino tentato di baciarla con la forza. In un secondo episodio, un’altra giovane sarebbe stata aggredita nei pressi di una fermata da due uomini, senza alcun apparente motivo. Entrambi i fatti sono stati descritti come gravi e preoccupanti, perché si sono verificati in contesti di vita quotidiana, in piena luce e senza alcuna tutela visibile.

Ingrid Skaug, rappresentante di Gioventù Nazionale Bari, ha denunciato con fermezza quanto accaduto, parlando di un diritto alla sicurezza negato: “Questi episodi – ha affermato – minano profondamente la libertà e la dignità delle donne nella nostra città. Non possiamo più tollerare che lo spazio pubblico diventi un luogo di paura per le più giovani”.

Nel comunicato si sottolinea la richiesta, più volte avanzata, di potenziare le misure di sorveglianza e i presìdi nei punti più sensibili, come stazioni, fermate, mezzi pubblici e aree periferiche. “Da tempo – ha spiegato Skaug – portiamo proposte all’amministrazione comunale, segnaliamo criticità e chiediamo interventi sui sistemi di videosorveglianza e sui dispositivi di sicurezza urbana. Ma troppo spesso, le nostre richieste sono rimaste lettera morta”.

L’accusa è chiara: l’inerzia delle istituzioni ha un costo reale, e a pagarlo sono soprattutto le giovani donne. Gioventù Nazionale invoca un cambio di passo immediato, perché episodi come quelli segnalati non diventino la normalità e non alimentino un clima di insicurezza generalizzata.

Il movimento giovanile chiede che il Comune agisca senza ulteriori ritardi, mettendo in campo strumenti concreti per la tutela delle persone più vulnerabili, soprattutto nei luoghi di passaggio e aggregazione giovanile.

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