GROTTAGLIE – Le fiamme che, nel cuore della notte, hanno completamente distrutto l’auto dell’assessore all’Ambiente Maurizio Stefani, parcheggiata sotto la sua abitazione, non hanno bruciato la sua determinazione. Il gesto, definito vile e intimidatorio, ha suscitato sdegno e allarme, ma non ha scalfito la volontà dell’amministratore, che ha scelto di parlare pubblicamente dopo l'accaduto.
“Questo non è solo un attacco a me o alla mia famiglia – ha dichiarato Stefani – ma un affronto alla città di Grottaglie e alle sue istituzioni. Colpire un rappresentante democraticamente eletto significa cercare di indebolire l’intera comunità. Ma chi pensa di intimidirci con la violenza ha fatto male i conti. Vado avanti, più convinto che mai”.
L’assessore ha voluto ringraziare cittadini, colleghi amministratori, istituzioni e forze dell’ordine per il sostegno ricevuto in queste ore difficili. Sin dal primo momento, tutti gli schieramenti politici, a ogni livello istituzionale, hanno espresso la loro piena solidarietà e vicinanza a lui e alla sua famiglia, condannando con fermezza l’episodio.
Nel suo intervento, Stefani ha anche preso le distanze da alcune affermazioni a lui attribuite da un articolo pubblicato su alcuni media locali. In particolare ha smentito categoricamente: “Non si può dire di sì a tutti”, “Pronto a lasciare per la mia famiglia” e “Non posso dire di sì a tutte le richieste”, affermando di non averle mai pronunciate né durante l’intervista né in altri contesti.
“Quelle parole non mi appartengono – ha chiarito –. Il mio impegno è trasparente e coerente, e continuerò a svolgere il mio ruolo con rispetto, passione e senso di responsabilità verso la comunità che rappresento”.
Un messaggio chiaro, quello di Stefani, rivolto non solo agli autori del gesto intimidatorio, ma a tutta la cittadinanza: l’amministrazione comunale non arretra, e Grottaglie non si lascia intimidire.