Cerca

Cerca

Bari

Autovelox, scattano le nuove regole: solo cinque tratti omologati nel Barese. Ecco dove

Operativi i criteri ministeriali: stop alle postazioni senza contestazione immediata fuori dalle strade autorizzate

Autovelox

Autovelox - archivio

BARI – È entrata pienamente in vigore da martedì 28 maggio la nuova disciplina sugli autovelox, stabilita dal Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dell’11 aprile 2024, che impone regole rigorose sull’installazione delle postazioni di controllo elettronico della velocità, fisse o mobili, in assenza di contestazione immediata.

Le disposizioni, pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 28 maggio, si applicano sia ai nuovi dispositivi che a quelli già esistenti. Per questi ultimi era stato previsto un periodo transitorio di 12 mesi, ormai terminato. Da ora in poi, solo i tratti stradali espressamente autorizzati potranno ospitare autovelox senza che gli agenti debbano fermare immediatamente i conducenti per la contestazione.

Nel territorio della Città Metropolitana di Bari, sono soltanto cinque i tratti stradali autorizzati. Si tratta di: la Strada Statale 16 dal km 788 al 794, tra Santo Spirito e lo svincolo per l’aeroporto (i cosiddetti Curvoni di Palese); ancora la SS16 dal km 811 al 816, nei pressi di San Giorgio e Torre a Mare; la Statale 96 dal km 114 al 116 a Modugno; la Statale 100 tra i km 10 e 13 in corrispondenza di Capurso; infine, la Strada Provinciale 231, tra il km 0 e 11 nel comune di Modugno, e tra il km 16 e 35, nei territori di Terlizzi, Ruvo e Corato.

Fuori da queste tratte, gli autovelox potranno ancora essere utilizzati, ma con obbligo di contestazione immediata e nel rispetto delle ulteriori norme vigenti.

La Prefettura di Bari, che coordina l’attuazione del decreto sul territorio, ha precisato che molti Comuni hanno già avanzato richieste per l’inserimento di nuove tratte tra quelle autorizzate. Tuttavia, ha chiarito che ogni nuova proposta dovrà essere supportata da un’analisi dettagliata del tasso di incidentalità. I criteri richiesti sono chiari: occorrerà dimostrare, con dati statistici degli ultimi 5 anni, che in quei tratti si sono verificati numerosi incidenti legati alla velocità, indicata come causa principale o concausa.

Senza queste condizioni, sarà possibile installare gli autovelox, ma solo a fronte di contestazioni immediate da parte degli agenti accertatori. L’obiettivo dichiarato del decreto è quello di rafforzare l’efficacia preventiva dei controlli e allo stesso tempo di tutelare i diritti degli automobilisti, evitando abusi e installazioni arbitrarie.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Video del giorno

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori