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Andria
29 Maggio 2025 - 06:44
Tiziana Dimatteo e Giovanna Bruno
ANDRIA – Si accende il confronto istituzionale attorno al futuro dell’ospedale “Lorenzo Bonomo” di Andria. Dopo l’approvazione del nuovo Atto Aziendale da parte della Asl Bt, sono emerse forti perplessità da parte della sindaca Giovanna Bruno, che ha chiesto con urgenza chiarimenti su alcune scelte contenute nel documento.
“Il nostro ospedale – ha dichiarato – merita di essere tutelato e rafforzato, perché nonostante i limiti strutturali continua a garantire prestazioni di qualità e a rappresentare un punto di riferimento per tutta la provincia. È necessario ascoltare le proposte di sindacati e operatori sanitari prima che l’atto venga adottato definitivamente. Servono condivisione, trasparenza e dialogo costante con la comunità politica cittadina”.
La sindaca ha ribadito che l’impegno preso con la città non era solo quello di costruire un nuovo presidio ospedaliero, ma anche di valorizzare l’attuale struttura, che continua a reggere l’urto della domanda sanitaria nonostante le difficoltà logistiche. “Non possiamo accettare – ha aggiunto – decisioni calate dall’alto che rischiano di indebolire un presidio che ha sempre risposto con efficienza e professionalità”.
A stretto giro è arrivata la replica della Asl Bt, con il commissario straordinario Tiziana Dimatteo che ha smentito ogni ipotesi di depotenziamento. “Il Bonomo non viene smantellato, ma arricchito con nuove unità operative che ne rafforzano la capacità di risposta clinica e assistenziale. Abbiamo istituito la UOS Epatobiliare, la UOS Endourologia, la UOS Radiologia PPA di Canosa, la UOSVD di Angiografia Interventistica e una nuova Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica, considerata strategica”.
Ulteriori novità riguardano il territorio, con l’attivazione della Struttura Complessa di Neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza, la prima con valenza dipartimentale. Si tratta, ha spiegato la direzione sanitaria, di una riorganizzazione basata sul ripristino dello status quo ante per alcune articolazioni aziendali precedentemente declassate, e oggi riqualificate in linea con le nuove esigenze assistenziali.
Quanto al nuovo ospedale, l’iter – si legge nella delibera – procede nel rispetto delle tempistiche previste. Il futuro presidio ospedaliero, con una dotazione prevista di 400 posti letto, determinerà un ulteriore adeguamento dei parametri strutturali e organizzativi. Attualmente, il fabbisogno complessivo dell’Asl Bt è stato rideterminato in 846 posti letto, ma il numero è destinato a crescere con la nuova struttura.
“La lettura completa del documento – ha sottolineato Dimatteo – avrebbe permesso una valutazione più equilibrata. L’Atto Aziendale va nella direzione di un potenziamento diffuso, con il Bonomo confermato come presidio strategico. Negli ultimi anni lo abbiamo dotato di nuove tecnologie, infrastrutture migliorate e servizi ampliati, come dimostrano i dati in aumento su ricoveri e prestazioni rispetto al periodo pre-Covid”.
Un confronto serrato, dunque, ma anche l’evidenza di un’attenzione condivisa sul ruolo centrale dell’ospedale di Andria, chiamato a restare fulcro della sanità provinciale in attesa del nuovo presidio di secondo livello.
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