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Bari
29 Maggio 2025 - 06:18
Laboratorio di analisi
BARI – La Regione Puglia contesta con forza i dati pubblicati da AGENAS nella Sesta Indagine Nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, riferita all’anno 2023. A scatenare la polemica è la presenza di errori significativi nelle tabelle del rapporto sintetico diffuso ieri, che – secondo il Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale – non rispecchiano i numeri ufficiali trasmessi alla stessa Agenzia lo scorso 11 febbraio 2024.
È stato il direttore del Dipartimento, Vito Montanaro, a rendere pubblica la richiesta di correzione e ripubblicazione del documento. La Regione chiede inoltre che AGENAS chiarisca pubblicamente eventuali valutazioni negative già circolate sulla stampa, poiché basate su informazioni non corrispondenti alla realtà.
I dati contestati riguardano in particolare i tre programmi gratuiti di screening oncologico attivi sul territorio regionale. Per lo screening del tumore del colon-retto, AGENAS ha riportato un dato fortemente riduttivo di 30.251 test, mentre le registrazioni ufficiali della Regione parlano di 145.829 esami eseguiti, con un aumento del 5,43% rispetto all’anno precedente.
Discrepanze evidenti anche per lo screening mammografico: secondo AGENAS, nel 2023 sono state effettuate 104.669 mammografie, ma i numeri della Regione indicano in realtà 138.482 esami, in crescita rispetto al 2022.
Infine, per lo screening del tumore della cervice uterina, i dati forniti dalla Regione rivelano 12.171 inviti non andati a buon fine, contro gli 11.262 indicati da AGENAS, che secondo l’amministrazione pugliese sottostimano un elemento cruciale per valutare l’efficacia delle campagne di prevenzione.
La Regione sottolinea che tali inesattezze rischiano di offuscare l’impegno quotidiano di medici, operatori e strutture sanitarie locali. Per questo motivo, chiede una rapida rettifica da parte dell’Agenzia nazionale, a tutela del lavoro svolto e della reputazione della sanità pubblica pugliese.
Nonostante il quadro fornito da AGENAS, il Dipartimento ribadisce che la Puglia non è in ritardo nell’attuazione dei programmi di screening oncologico. Al contrario, gli ultimi dati certificano un miglioramento costante sia nella qualità dell’organizzazione, sia nella partecipazione della popolazione.
Un impegno riconosciuto anche da enti nazionali come il Tavolo LEA, che monitora il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, e dall’Osservatorio Nazionale Screening Oncologici, che ha validato la qualità e l’efficacia dei programmi regionali.
Il messaggio è chiaro: in Puglia la prevenzione funziona e coinvolge ogni anno sempre più cittadini. La Regione conferma la volontà di investire con decisione, convinta che la diagnosi precoce rappresenti la vera arma per salvare vite umane.
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