BARLETTA – Maxi sequestro di pesce privo di tracciabilità a Barletta. Gli uomini della Capitaneria di Porto, durante un’articolata operazione di controllo nel settore della sicurezza alimentare, hanno scoperto oltre 1.700 chilogrammi di prodotto ittico di dubbia provenienza all’interno di box abusivi e in un locale di ristorazione etnica della città.
Il primo intervento è scattato in seguito a un’attenta attività di osservazione e pedinamento condotta dal Nucleo Ispettivo locale. Gli agenti hanno ispezionato due box allestiti abusivamente all’interno di aree destinate a parcheggio di veicoli, dove hanno trovato 1.631 chilogrammi di pesce di varie specie, privo di ogni documentazione che ne attestasse l’origine o il percorso commerciale. Tutto il pescato è stato posto sotto sequestro e affidato in custodia giudiziale ai responsabili.
Ai trasgressori sono state comminate sanzioni amministrative per 3.000 euro, mentre il valore stimato del prodotto sequestrato supera i 30.000 euro.
Nel secondo caso, i controlli hanno interessato un ristorante di cucina etnica. Qui sono stati rinvenuti circa 75 chilogrammi di prodotto ittico, anche in questo caso privi di tracciabilità. L’esercente è stato sanzionato con un verbale amministrativo da 1.500 euro e anche in questo caso è scattato il sequestro della merce.
Le ispezioni sono state svolte sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Bari, secondo le direttive del Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. L’obiettivo resta quello di garantire la sicurezza dei consumatori, impedendo la commercializzazione di pesce potenzialmente non idoneo al consumo umano e senza indicazioni sulla provenienza. Un impegno che serve anche a tutelare gli operatori onesti e la concorrenza leale sul mercato. Le attività di controllo proseguiranno nelle prossime settimane su tutto il territorio provinciale.