LECCE – Un presidio sanitario essenziale per un’intera comunità è fermo da quasi un mese. La guardia medica di Surbo è infatti inoperativa dal 29 aprile, giorno in cui il medico in servizio ha abbandonato l’incarico dopo essere stato vittima di una violenta aggressione. Da allora, la sede risulta vacante e la cittadinanza priva di un riferimento sanitario notturno e festivo.
Per affrontare la situazione, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, ha presentato una mozione urgente alla Giunta regionale, con l’obiettivo di ripristinare il servizio di continuità assistenziale e, al tempo stesso, rafforzare la sicurezza degli operatori sanitari.
“Ho partecipato il 21 maggio al consiglio comunale monotematico di Surbo, convocato su sollecitazione dei consiglieri Martina Gentile, Filomena D’Antini, Giuseppe Maroccia, Pasquale Paladini e Raffaele Mancarella”, spiega Pagliaro. “In quella sede ho ascoltato l’allarme e la preoccupazione della comunità, a cui ho espresso piena solidarietà e il mio impegno a intervenire politicamente”.
L’iniziativa si inserisce nel solco della proposta di legge già presentata da Pagliaro a settembre, per introdurre misure strutturate di protezione per il personale medico, sempre più esposto a episodi di violenza fisica e verbale, oltre che allo stress psicologico derivante da turni critici e ambienti ostili.
“L’episodio di Surbo non è isolato, ma parte di una pericolosa escalation di aggressioni ai danni di chi lavora nella sanità pubblica”, denuncia il consigliere. “Serve una risposta forte e tempestiva da parte delle istituzioni”.
La mozione chiede alla Regione Puglia di disporre con urgenza alla ASL di Lecce la copertura della postazione di guardia medica di Surbo, ma anche di attivare risorse straordinarie per estendere le misure di sicurezza a tutte le sedi di continuità assistenziale della provincia.
Tra le azioni richieste: installazione di sistemi di videosorveglianza, attivazione di servizi di vigilanza, modifica degli accessi alle strutture e coinvolgimento delle forze dell’ordine per garantire la tutela del personale sanitario.
“Non possiamo lasciare intere comunità senza assistenza nelle ore più delicate della giornata”, conclude Pagliaro. “Il diritto alla salute passa anche attraverso la sicurezza di chi la garantisce ogni giorno sul campo”. Ora la palla passa alla Regione, chiamata a intervenire con decisione e tempestività per evitare che il disagio si trasformi in un’emergenza sanitaria permanente.