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Brindisi
18 Maggio 2025 - 06:36
La Polizia di Stato di Brindisi
BIRNDISI - Una lunga scia di furti, spaccate e colpi mirati ha portato all’arresto di cinque uomini ritenuti responsabili di numerosi episodi predatori consumati tra il centro cittadino e la fascia costiera del capoluogo brindisino. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dalla Squadra Mobile al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica.
Tre degli indagati sono stati condotti in carcere, mentre gli altri due sono finiti ai domiciliari. Le misure cautelari, firmate dal giudice per le indagini preliminari Vilma Gilli, sono state emesse su richiesta del pubblico ministero Pierpaolo Montinaro, a seguito di interrogatori svolti il 12 febbraio.
Tutto ha avuto inizio nella notte tra il 4 e il 5 febbraio 2024, quando una Fiat 500 L rubata è stata utilizzata come ariete per tentare di sfondare la vetrina della profumeria “Boutique Amore”, in corso Garibaldi. I quattro responsabili, con il volto coperto, hanno provato più volte a sfondare l’ingresso ma, non riuscendoci, si sono dati alla fuga. Le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona hanno permesso agli investigatori di risalire a uno dei componenti del gruppo, dando così il via a un’indagine più ampia.
Attraverso attività tecniche e intercettazioni ambientali, sono stati documentati altri episodi analoghi avvenuti nei mesi di febbraio e marzo. Le accuse a carico degli indagati comprendono anche il furto di attrezzature da lavoro custodite all’interno di una Fiat Panda di E-Distribuzione, avvenuto il 13 marzo nel quartiere Paradiso. In due, secondo quanto ricostruito, si sarebbero impossessati di imbracature, rilevatori di tensione e indumenti da lavoro, depositando poi la refurtiva in un garage al rione Perrino. Anche in questo caso, una telecamera ha ripreso le fasi successive al colpo.
Un altro episodio chiave è legato ad un terzo uomo, raggiunto da una perquisizione domiciliare il 13 febbraio. I carabinieri, giunti presso la sua abitazione, hanno recuperato un paio di occhiali lanciati dalla finestra sul retro: facevano parte di un lotto rubato la notte prima in un negozio di ottica di Mesagne, vittima di una spaccata. Per gli inquirenti, l'uomo avrebbe tentato di disfarsene per sottrarsi alle responsabilità di ricettazione.
Sempre lo stesso indagato, insieme ad altre due persone, è accusato del furto messo a segno il 27 febbraio nello stabilimento balneare Hemingway, lungo la litoranea nord. Secondo quanto accertato, i tre si sarebbero impossessati di un’impastatrice da 25 chili, una friggitrice e numerosi cavi di rame trafugati da una cabina di proprietà di E-Distribuzione. Il giudice, tuttavia, ha escluso il coinvolgimento di uno dei tre nell’ultimo episodio.
Dopo quattro giorni, il giudice ha sciolto la riserva e disposto le misure cautelari. I legali potranno ora impugnare il provvedimento dinanzi al Tribunale del Riesame.
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