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Brindisi

Nominato il commissario per la reindustrializzazione: sarà il prefetto Luigi Carnevale

L’on. Mauro D’Attis: “Scelta condivisa e strategica per accelerare i progetti in un’area in transizione”

La Prefettura di Brindisi

La Prefettura di Brindisi

BRINDISI -Sarà Luigi Carnevale, attuale prefetto di Brindisi, a guidare il processo di reindustrializzazione dell’area industriale brindisina con il ruolo di commissario straordinario di Governo dotato di poteri speciali. A darne notizia, con soddisfazione, è stato l’onorevole Mauro D’Attis, segretario regionale di Forza Italia, tra i promotori della norma che ha previsto l’istituzione di questa figura nell’ambito della legge di Bilancio.

“Accolgo con favore la firma del decreto di nomina del commissario”, ha dichiarato D’Attis. “La scelta del prefetto Carnevale è autorevole e condivisa, perché rappresenta una figura capace di raccogliere il consenso e la fiducia degli attori istituzionali, economici e sociali del territorio”.

L’incarico, firmato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal ministro delle Imprese Adolfo Urso e dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, conferisce al commissario il compito di snellire e velocizzare gli iter autorizzativi per tutti i progetti pubblici e privati nell’area industriale di Brindisi, attualmente interessata da un profondo processo di decarbonizzazione.

“Ringrazio il Governo per aver dato seguito in tempi rapidi alla proposta normativa che ho avanzato insieme ai colleghi Alessandro Battilocchio e Andrea Caroppo, con il sostegno dei presidenti Maurizio Gasparri e Paolo Barelli”, ha aggiunto D’Attis. “L’avvio di questa nuova fase rappresenta un tassello fondamentale per il rilancio di Brindisi. È un passo concreto, inserito in un piano di ampio respiro che punta a costruire un futuro più solido per il nostro territorio”.

La nomina del commissario arriva in un momento cruciale, mentre la città è chiamata a ripensare il proprio modello produttivo e ad affrontare la sfida della transizione energetica, con l’obiettivo di attrarre investimenti, creare nuova occupazione e rilanciare uno dei poli industriali più rilevanti del Mezzogiorno.

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