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Manduria

Discarica abusiva di auto: sequestrati 2.000 metri quadri e denunciato un imprenditore

I Carabinieri Forestali trovano oltre 40 vetture abbandonate e rifiuti pericolosi sparsi in aree senza autorizzazioni. Scattata la denuncia per gestione illecita e attività di autodemolizione abusiva

Le carcasse di auto rinvenute a Manduria

Le carcasse di auto rinvenute a Manduria

MANDURIA - Due aree trasformate in vere e proprie discariche abusive, con decine di veicoli fuori uso e rifiuti speciali sparsi sul terreno. È quanto hanno accertato i Carabinieri Forestali del Nipaaf di Taranto, impegnati in una nuova serie di controlli su officine e attività di autodemolizione nell’area orientale della provincia.

Durante l’ultima operazione, i militari hanno individuato un primo sito di circa 1.600 metri quadri, nelle campagne di Manduria, lungo la strada provinciale 136, dove sono state rinvenute almeno 40 autovetture dismesse, molte delle quali in stato di smontaggio o completamente abbandonate da anni.

Grazie anche all’utilizzo di riprese aeree, i Forestali del nucleo investigativo e della stazione locale hanno potuto documentare un contesto di degrado ambientale, in cui il titolare dell’area, un imprenditore che risultava autorizzato solo alla vendita di auto usate, svolgeva in realtà attività non consentite.

Una seconda ispezione ha portato alla scoperta di un’altra area, questa volta situata nei pressi dell’abitazione dello stesso imprenditore, dove è emersa una situazione ancora più critica: carcasse di auto, rottami, ruote, batterie, paraurti e sportelli ammassati senza alcuna precauzione ambientale, direttamente su suolo privo di sistemi di contenimento di liquidi pericolosi.

Entrambi i siti erano completamente privi delle autorizzazioni necessarie per operare come centri di demolizione o impianti di recupero, né risultavano registrati come discariche o punti di raccolta regolarmente censiti.

L’uomo, 43 anni, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Taranto con l’accusa di gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.

Le due aree, per un’estensione complessiva di circa 2.000 metri quadri, sono state poste sotto sequestro, insieme a tutti i materiali stoccati e ai veicoli fuori uso. L’operazione si inserisce in un più ampio programma di contrasto alle attività illecite che mettono a rischio la tutela ambientale e la sicurezza del territorio.

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