Cerca

Cerca

Taranto

Droga e lavoro nero: 13 arresti tra Ginosa e Laterza, blitz notturno dei Carabinieri. I dettagli

Operazione a tappeto dei militari del Comando provinciale di Taranto sul versante occidentale. Le indagini ruotano attorno a traffico di stupefacenti e sfruttamento illecito di manodopera nelle campagne

I carabinieri di Taranto - foto Francesco Manfuso

I carabinieri di Taranto - foto Francesco Manfuso

TARANTO – Una rete criminale che univa traffico di droga e sfruttamento della manodopera agricola è stata smantellata all’alba del 12 maggio dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Taranto, supportati dalle unità speciali dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Puglia”, dal 6° Elinucleo di Bari, dai Cinofili di Modugno e dai reparti dell’Arma dei territori coinvolti.

L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha portato all’esecuzione di 13 misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Lecce: 10 persone sono finite in carcere, altre 3 agli arresti domiciliari. Le accuse sono pesantissime: associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

L’indagine, avviata nell’ottobre 2022, ha fatto luce su un’organizzazione ben strutturata, attiva in più regioni, capace di gestire l’intera filiera dello spaccio, dall’approvvigionamento alla distribuzione. Le piazze controllate dal gruppo si estendevano su Taranto, Ginosa, Laterza, Montescaglioso (Matera) e Molinella (Bologna). Le sostanze sequestrate comprendono cocaina, eroina, hashish e marijuana.

Ma l’aspetto più inquietante riguarda lo sfruttamento dei braccianti agricoli, reclutati in particolare tra magrebini, romeni e italiani in condizione di bisogno. Secondo quanto accertato dagli investigatori, i lavoratori erano impiegati senza contratto su terreni della provincia jonica, in condizioni degradanti e senza tutele, con retribuzioni inferiori ai minimi previsti dalla legge. In alcuni casi, il compenso era pagato con dosi di droga, in altri, il lavoro era imposto per saldare debiti contratti per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

Durante le attività investigative – basate su intercettazioni, osservazioni e riscontri tecnici – i militari hanno sequestrato circa un chilo di stupefacenti tra cocaina ed eroina, oltre a sostanze da taglio e materiale per il confezionamento.

Nel corso delle perquisizioni eseguite il 12 maggio, uno degli indagati è stato trovato in possesso di 1,56 chili di hashish, 560 grammi di marijuana, 35 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, materiale per confezionare le dosi e 1.550 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio.

Gli arrestati sono stati trasferiti nelle Case Circondariali di Taranto, Bari e Foggia. L’intera operazione rappresenta un colpo durissimo alle attività criminali che intrecciano traffico di droga e sfruttamento lavorativo, due piaghe che affliggono da anni i territori agricoli del Sud.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori