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La “Stanza Divina” entra nelle scuole di Barletta: legalità, ascolto e prevenzione contro il disagio giovanile

Dopo i recenti episodi di cronaca, il progetto della Polizia di Stato, l'associazione Divine del Sud e degli enti del territorio porta tra gli studenti uno sportello di supporto e un forte messaggio antimafia con la testimonianza di Pinuccio e Lella Fazio

Francesca Rodolfo, presidente Divine del Sud

Francesca Rodolfo, presidente Divine del Sud

BARLETTA – Ascolto, prevenzione e legalità: sono le tre direttrici su cui si sviluppa l’azione della Stanza Divina, lo sportello attivo presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta, promosso dall'associazione Divine del Sud, e impegnato nella tutela delle vittime di reato e nella prevenzione dei gesti suicidari, che ora si apre al mondo della scuola.

Dopo i gravi episodi di disagio e violenza che hanno colpito la città e il territorio provinciale, il progetto promosso grazie a un protocollo d’intesa tra la Questura Bat, il Comune di Barletta, la Provincia Bat e l’Asl locale, si rafforza e approda tra i banchi, offrendo supporto psicologico e legale gratuito e in totale anonimato a chiunque ne abbia bisogno.

La seconda tappa delle giornate di sensibilizzazione e formazione contro ogni forma di violenza, intitolata “La Stanza Divina contro il disagio dei giovani”, si svolgerà il 19 maggio, a partire dalle 9:30, presso il teatro della scuola “Ettore Fieramosca” di Barletta. A dare forza al messaggio saranno Pinuccio e Lella Fazio, genitori di Michele, ucciso a soli 15 anni, il 12 luglio 2001 a Bari Vecchia, colpito per errore durante un regolamento di conti tra clan rivali, a pochi metri da casa, dove i suoi genitori lo aspettavano per cenare insieme.

«Sono passati 24 anni, ma il nostro impegno non si è mai fermato – ha dichiarato Pinuccio Fazio – in questi decenni abbiamo girato l’Italia per raccontare la nostra storia ai ragazzi, con la speranza che nessuno debba più finire tra le mani della criminalità».

A moderare l’incontro sarà l’avvocata Agata Oliva, presidente regionale dell’Osservatorio La Stanza Divina – Violenza e Suicidio, che ha ribadito l’importanza di portare nelle scuole testimonianze vive e concrete: «Pinuccio e Lella sono simboli autentici dell’antimafia civile, la loro voce arriva dove spesso le parole degli adulti si perdono. Dobbiamo lavorare insieme per educare al rispetto, alla non violenza, alla tolleranza».

Il programma della giornata prevede anche gli interventi del questore Alfredo Fabbrocini, del referente di Libera Puglia, Don Angelo Cassano, e i saluti istituzionali del dirigente scolastico Francesco Messinese e della cav. Francesca Rodolfo, presidente dell’associazione Divine del Sud, promotrice dell’iniziativa.

Un appuntamento dal forte valore educativo e simbolico, che conferma l’impegno delle istituzioni nel contrasto alla violenza e nella costruzione di una cultura della legalità che parli ai giovani con voce chiara e autentica.

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