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Taranto

Il ritrovamento del Corpo di San Cataldo: ostensione della Crocetta aurea e liturgia al battistero

Sabato 10 maggio la comunità rievoca il ritrovamento delle reliquie del patrono: imprese edili, confraternite e fedeli protagonisti della commemorazione con corteo, sorteggio simbolico e ostensione solenne nel cappellone della Cattedrale

Celebrazioni per San Cataldo 2025 a Taranto

Celebrazioni per San Cataldo 2025 a Taranto

TARANTO - Una tradizione secolare che intreccia fede, memoria e storia cittadina. Sabato 10 maggio, alle ore 11, Taranto si raccoglierà in preghiera per celebrare l’“Inventio Corporis Sancti Cataldi”, l’anniversario del ritrovamento delle reliquie del santo patrono, avvenuto nel lontano 1071 durante i lavori di ricostruzione della Cattedrale.

La commemorazione prenderà il via alle ore 10.15 con un sorteggio simbolico, ospitato nel salone dell’arcivescovado, tra le imprese edili partecipanti. Saranno loro ad avere l’onore di portare la Crocetta aurea, le candele e l’incenso nella solenne processione verso il battistero, rievocando il ruolo dei muratori che, scavando nei pressi dell’attuale fonte battesimale, rinvennero un sepolcro profumato e avvolto da un’aura di mistero. All’interno, i resti di un vescovo avvolti in un tessuto rosso e accompagnati da una crocetta dorata recante la scritta “Cataldus”, che permise l’identificazione del corpo del futuro santo patrono.

Dall’episcopio, partirà il corteo composto da confraternite, rappresentanti delle imprese e fedeli, diretto verso il Duomo di San Cataldo. Davanti al battistero, il parroco della Cattedrale e presidente del comitato festeggiamenti, monsignor Emanuele Ferro, presiederà la liturgia della Parola, seguita da un’allocuzione in cui verrà rievocato l’evento miracoloso.

Il momento centrale sarà l’offerta dell’incenso e l’accensione dei ceri davanti al punto esatto del ritrovamento, il “Locus Invenctio Corporis Sancti Cataldi”, dove verrà mostrata al popolo la Crocetta aurea. Dopo l’ostensione, il prezioso simbolo sarà custodito nella stauroteca e traslato in forma solenne nel cappellone del santo, dove resterà esposto alla venerazione dei fedeli, accanto alle insigni reliquie del patrono.

Un rito di profonda spiritualità che, ogni anno, rinsalda il legame tra la città e le sue radici più autentiche, rinnovando il culto per San Cataldo con gesti carichi di significato e partecipazione collettiva.

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