«Questi numeri sono motivo di seria preoccupazione – commenta il sindaco Antonello Denuzzo – soprattutto per le conseguenze che possono avere sulla salute dei cittadini più fragili. Oltre allo smog prodotto dal traffico, una parte consistente delle emissioni proviene da camini e stufe a legna o pellet, spesso non certificati e con classe energetica inferiore a 3 stelle».
Il problema, segnalato più volte durante gli incontri tra Comune e Arpa sin dal 2023, riguarda l’ampio utilizzo di biomassa legnosa per il riscaldamento domestico, con impianti non sempre conformi alle normative ambientali. Secondo i dati raccolti, le emissioni provengono soprattutto da caminetti aperti o chiusi, stufe tradizionali e caldaie alimentate a pellet.
Per contrastare questa emergenza ambientale, la Regione Puglia ha prorogato fino al 1 dicembre 2025 il bando per la concessione di contributi economici finalizzati alla sostituzione degli impianti a biomassa. I fondi, destinati a proprietari, affittuari o titolari di diritti reali su immobili a Francavilla Fontana, possono coprire fino a 10.000 euro, rendendo più agevole l’adozione di sistemi di riscaldamento più efficienti e meno inquinanti.
Ma non basta. Secondo il primo cittadino, il cambiamento deve partire anche dai comportamenti individuali. «La Regione ha messo in campo un'opportunità concreta, ma il vero passo avanti lo dobbiamo fare noi, rinunciando all’auto per piccoli spostamenti e scegliendo forme di mobilità più sostenibili. La salute dell’ambiente e la qualità della vita dipendono dalle scelte quotidiane di ognuno».
L’avviso pubblico per accedere ai contributi regionali è disponibile sul sito istituzionale del Comune di Francavilla Fontana, ma intanto il territorio chiede azioni più incisive, anche in termini di controlli, informazione e pianificazione urbana, per evitare che il 2025 si trasformi nell’ennesimo anno nero per l’aria che respiriamo.