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Lecce

Movida fuori controllo, ora chiusure anticipate per locali e divieti nel centro storico

Dopo mesi di denunce e continui episodi di violenza e degrado, il Comune interviene con un provvedimento straordinario: da oggi e fino al 31 luglio stretta su orari, dehors e attività commerciali nelle zone più critiche della città

Piazza Sant'Oronzo a Lecce

Piazza Sant'Oronzo a Lecce

LECCE - A Lecce scatta la linea dura contro gli eccessi della movida notturna. Il sindaco Adriana Poli Bortone ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente per contenere le degenerazioni serali e notturne nel centro storico, con particolare riferimento a via Ascanio Grandi e via Maremonti, zone da tempo segnalate come epicentro di assembramenti rumorosi, atti vandalici, risse e aggressioni.

Il provvedimento, in vigore da mercoledì 7 maggio fino al 31 luglio, prevede nuove restrizioni per gli orari di apertura dei locali, oltre a misure contro l’occupazione del suolo pubblico. In dettaglio, bar, pub, distributori automatici e attività alimentari dovranno chiudere:

dal lunedì al giovedì dalle 23 alle 6,
dal venerdì alla domenica e nei festivi e prefestivi dalle 24 alle 6
.

Oltre al limite orario, viene bloccato il rilascio di nuove concessioni per dehors, tavoli, sedie e ombrelloni nelle aree del centro storico classificate come zone A1 e A2. Una misura che non riguarda solo i locali della movida, ma coinvolge anche market e minimarket, spesso frequentati nelle ore notturne per l’acquisto di alcolici da consumare all’aperto.

La decisione è arrivata dopo ripetute segnalazioni da parte dei residenti, che hanno denunciato una situazione insostenibile tra disturbo della quiete pubblica, degrado urbano e violazioni delle regole. Gli stessi problemi sono stati confermati dai rapporti della Polizia locale e dalle relazioni ufficiali del questore di Lecce, che ha richiesto misure urgenti in vista dell’estate, quando la presenza di turisti e cittadini nelle ore notturne è destinata a intensificarsi.

Nelle relazioni inviate il 12 aprile e il 2 maggio, la Questura ha indicato la necessità di fornire alle forze dell’ordine strumenti normativi immediati, come appunto le ordinanze sindacali, per garantire maggiore incisività nel controllo del territorio. A questo si è aggiunto il report del comandante della Polizia locale Donato Zacheo, che lo scorso 5 maggio ha evidenziato come, nonostante controlli costanti, le lamentele dei cittadini non accennino a diminuire.

Il sindaco ha motivato il provvedimento con parole nette: «Abbiamo cercato di equilibrare le esigenze di chi lavora con quelle dei residenti, ma i comportamenti incivili e le violazioni continue ci hanno costretto a intervenire con fermezza. Non vogliamo cancellare la movida, ma darle un volto più rispettoso della città e della sua comunità».

L’ordinanza si fonda sugli articoli che attribuiscono al sindaco poteri speciali in caso di situazioni di degrado, pericolo per la sicurezza urbana o compromissione del decoro pubblico. E proprio su queste basi, l’amministrazione ha deciso di mettere un freno a una realtà fuori controllo, che da tempo condiziona la vivibilità del centro storico.

Il messaggio lanciato è chiaro: Lecce vuole continuare ad accogliere giovani e turisti, ma non a scapito della sicurezza, della legalità e del rispetto per chi la città la abita tutto l’anno.

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