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Solidarietà

Dal forno di Bari al cuore dell’Africa: i De Pasquale protagonisti solidali a “Pane in Piazza Milano 2025”

Raffaele e Francesco, panificatori baresi e testimoni di speranza, porteranno le loro specialità nel capoluogo lombardo per contribuire alla costruzione di una scuola e di un forno industriale in Camerun

Francesco e Raffaele De Pasquale

Francesco e Raffaele De Pasquale

BARI - Due maestri del pane, due ambasciatori della solidarietà, un’unica missione che unisce la tradizione al servizio verso il prossimo. I protagonisti sono Raffaele De Pasquale, 63 anni, e il figlio Francesco, 41, titolari dello storico panificio “Santa Fara” nel quartiere Poggiofranco di Bari, fondato nel 1962. Saranno tra i protagonisti dell’edizione 2025 di “Pane in Piazza Milano”, in programma dal 24 agosto al 1 settembre, evento che vedrà 250 panificatori da tutta Italia impegnati in una grande iniziativa di beneficenza nel cuore di Piazza Duomo.

A colpire dell’esperienza dei De Pasquale non è solo la maestria artigianale, già riconosciuta a livello nazionale – Francesco ha conquistato il terzo posto al Campionato mondiale della Fiera Oltremare di Napoli con un panettone salato e il secondo alla Fiera nazionale di Bari con una colomba salata – ma la straordinaria coerenza tra il loro mestiere e l’impegno sociale.

Raffaele, diacono della Caritas della diocesi di Bari-Bitonto, ha fatto del suo servizio una missione quotidiana: ha diretto il dormitorio per senza fissa dimora “Don Vito Diana” e avviato una scuola di panificazione per gli ospiti, coinvolgendo anche il figlio in iniziative concrete di aiuto verso gli ultimi. Insieme, hanno scelto di distribuire i loro prodotti in confezioni arricchite da poesie e preghiere, veicolando un messaggio di speranza e spiritualità.

Il progetto milanese del 2025, ospitato in una tensostruttura allestita in pieno centro, ha un obiettivo preciso: raccogliere fondi per costruire un nuovo forno industriale e una scuola di panificazione a Bambui, in Camerun, dove operano i Frati Cappuccini missionari. Si tratta della seconda tappa di un percorso già avviato nel 2019, quando lo stesso evento permise di realizzare un primo laboratorio con annessa scuola ad Harar, in Etiopia, su richiesta di Fra Angelo Pagano, vescovo del luogo.

«In un mondo frammentato, dove le guerre nascono dall’individualismo – ha dichiarato Raffaele De Pasquale – noi panificatori vogliamo essere testimoni di una speranza concreta, che non si basa sulle nostre forze, ma sulla fiducia in Dio e sulla capacità di mettere in comune i nostri talenti». Il suo pensiero, intriso di spiritualità, richiama l’essenzialità evangelica del pane, simbolo di pace, comunione e carità. «Anche il nostro poco – ha aggiunto – può diventare molto, se messo al servizio del bene comune. Come nella moltiplicazione dei pani e dei pesci, la solidarietà nasce da un’offerta sincera e condivisa».

Con lo slancio della fede e la passione per il loro mestiere, i De Pasquale si preparano ora a portare nel cuore di Milano non solo focacce, panettoni e colombe, ma anche una visione di lavoro che sa farsi missione. Un messaggio che parte da Bari, viaggia sulle tracce del pane e arriva fino in Africa, dove un forno può diventare futuro per un’intera generazione.

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