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Taranto

Sequestro record al porto: 30 chili di cocaina scoperti su una nave una porta container

Droga nascosta tra i container, tre uomini avvistati con borsoni tentano la fuga in mare. Due arrestati, uno ancora ricercato. La nave era partita dalla Colombia ed era diretta in Grecia: indagini in corso sul misterioso scalo tarantino

Il porto di Taranto

Il porto di Taranto

TARANTO - Un carico di cocaina purissima dal valore milionario è stato intercettato nelle ultime ore nel porto di Taranto, in quello che si configura come uno dei sequestri di droga più ingenti mai registrati nella provincia jonica. Più di 30 chili di stupefacente ad altissima purezza sono stati trovati all’interno di borsoni recuperati in acqua, dopo una scena che ha del cinematografico.

Tutto è iniziato quando tre uomini, di nazionalità georgiana, sono stati notati mentre si muovevano rapidamente sulla banchina del molo, appena scesi da una nave portacontainer che trasportava container refrigerati. Il loro comportamento nervoso ha insospettito le forze dell’ordine, che hanno tentato di fermarli per un controllo.

Nel tentativo di sfuggire alla cattura, i tre si sono lanciati in mare, ma due di loro sono stati bloccati, mentre il terzo è riuscito momentaneamente a far perdere le proprie tracce. Sono ancora in corso le ricerche per rintracciarlo.

Nel frattempo, i borsoni lasciati in acqua sono stati recuperati, rivelando l’enorme quantità di cocaina che vi era nascosta. Il carico era stato nascosto tra i container, sfruttando probabilmente il traffico merci come copertura. Si tratterebbe di un tentativo di traffico internazionale di droga con una rotta ben definita.

La nave era partita dalla Colombia, aveva fatto scalo in Spagna e avrebbe dovuto raggiungere la Grecia, ma per motivi ancora poco chiari ha attraccato nel porto di Taranto. Gli investigatori stanno cercando di capire quando i tre uomini siano saliti a bordo e se vi siano stati complici all’interno dell’equipaggio, che risulta estraneo ai fatti secondo le prime verifiche.

L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Taranto in stretta collaborazione con la Guardia Costiera, che ha presidiato l’area del porto durante l’intervento. Il sequestro di droga rappresenta un colpo durissimo ai canali del narcotraffico internazionale, che, secondo le ipotesi investigative, potrebbero aver scelto Taranto come tappa intermedia per lo sbarco della merce, approfittando del traffico commerciale ordinario.

Le indagini ora si concentrano sui movimenti della nave, sulle modalità di occultamento dello stupefacente e sui contatti dei tre georgiani una volta giunti a terra. Le autorità stanno valutando il coinvolgimento di reti criminali internazionali e non escludono nuovi sviluppi nelle prossime ore.

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