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Bari

Fratini in nidificazione sul litorale sud: scatta il divieto d’accesso per tutelare la specie

Fino al 31 luglio 2025 vietato l’ingresso alle aree protette per persone e cani non autorizzati. L’ordinanza punta a salvaguardare i nidi e i pulcini dell’uccello simbolo di biodiversità. Bari prima in Puglia per numero di coppie nidificanti

Un esemplare di fratino

Un esemplare di fratino

BARI - A Bari torna in vigore l’ordinanza per la salvaguardia del fratino, piccolo uccello migratore tutelato dalla normativa europea, che ogni anno sceglie il litorale sud-est della città per nidificare e far nascere i propri pulcini. A firmare il provvedimento è stata l’assessora comunale al Clima, Ambiente e Transizione ecologica, Elda Perlino, che ha annunciato il blocco temporaneo dell’accesso ad alcune aree costiere per proteggere le delicate fasi di cova e schiusa delle uova.

Il divieto resterà in vigore fino al 31 luglio 2025 e riguarda tutte le persone non autorizzate e i cani, che non potranno entrare nelle zone recintate e segnalate con appositi cartelli lungo il tratto di costa che si estende dal torrente Valenzano fino all’ex Reef, in direzione Cral Aqp. Chi non rispetta le regole rischia una multa da 25 a 500 euro.

Il fratino (Charadrius alexandrinus) è una specie protetta inserita nella Direttiva 147/2009/UE e considerata sentinella della salute degli ecosistemi costieri. I suoi nidi, mimetizzati tra sabbia e ciottoli, sono difficili da individuare e rischiano di essere calpestati, disturbati o abbandonati se la zona è troppo frequentata. Uno dei pericoli principali è rappresentato dalla presenza di cani liberi sulla spiaggia.

“Bari detiene il primato in Puglia per il numero di coppie nidificanti di fratino, pari a quelle presenti in tutta la Campania” – ha sottolineato l’assessora Perlino, ringraziando i volontari delle associazioni ambientaliste che monitorano con attenzione la costa e segnalano la presenza dei nidi. “Spesso questi uccelli, dopo aver deposto le uova, si trovano circondati dai bagnanti e sono costretti ad abbandonare il nido. Serve il massimo rispetto delle aree interdette: solo così possiamo garantire la sopravvivenza dei pulcini”, ha aggiunto.

Gli avvistamenti negli ultimi giorni sono numerosi, con nidi distribuiti in particolare tra il torrente Valenzano e l’area dell’ex Reef. L’amministrazione ha chiesto alla ripartizione Lavori Pubblici di installare nuova segnaletica più visibile, tenendo conto del clima più caldo e dell’aumento delle presenze sul litorale.

Intanto prosegue il confronto costante con l’assessore ai Lavori pubblici, Domenico Scaramuzzi, per garantire che gli interventi urbanistici sulla costa siano compatibili con le esigenze del fratino, evitando di compromettere la stagione riproduttiva.

Durante l’anno, il fratino vive in gruppi compatti nelle aree di svernamento. Da metà febbraio in poi, le coppie iniziano a formarsi e si distribuiscono sui siti scelti per la nidificazione. Gli esemplari preferiscono luoghi riparati dalle mareggiate, ben visibili per intercettare i predatori e ricchi di posidonia oceanica, indispensabile per l’alimentazione e la termoregolazione dei piccoli.

In zona, sono stati censiti circa 15 nidi attivi e almeno 6 fratini residenti tutto l’anno. La maggior parte degli altri individui arriva tra gennaio e fine marzo, a seconda della distanza dal sito di svernamento.

Il rispetto delle aree interdette è fondamentale per proteggere una delle ultime colonie stabili del Mediterraneo. L’amministrazione invita cittadini e turisti alla massima attenzione e collaborazione, ricordando che la presenza del fratino è segno di un ambiente sano e da custodire.

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