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Andria

Voleva festeggiare un compleanno con un chilo e mezzo di esplosivi, denunciato

La Polizia Locale sequestra il materiale e denuncia il proprietario dell'immobile dove era stato accumulato. Intensificati i controlli per contrastare l’uso illecito di fuochi d’artificio

L'esplosivo sequestrato dalla Polizia Locale di Andria

L'esplosivo sequestrato dalla Polizia Locale di Andria

ANDRIA - Un intervento mirato della Polizia Locale di Andria ha portato al sequestro di 1,5 kg di materiale esplodente nascosto all’interno di un sottano situato nel centro storico della città. L’operazione è stata condotta a seguito di attività investigativa che ha permesso di individuare il locale come possibile deposito illecito di fuochi d’artificio.

Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto fuochi classificati come categoria V tipo F2 gruppo C, per i quali il proprietario dell’immobile non è stato in grado di esibire alcuna documentazione autorizzativa. L’uomo è stato pertanto denunciato a piede libero all’autorità giudiziaria per detenzione abusiva di materiali esplodenti.

Il materiale pirotecnico è stato sottoposto a sequestro e affidato a una ditta specializzata, incaricata della custodia e messa in sicurezza degli esplosivi. Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, gli ordigni sarebbero stati destinati all’accensione durante una festa di compleanno, con evidenti rischi per l’incolumità pubblica.

L’episodio conferma la presenza sul territorio di pratiche illecite legate all’utilizzo non autorizzato di fuochi artificiali, spesso impiegati in contesti privati senza il rispetto delle minime condizioni di sicurezza. “L’azione di controllo e repressione prosegue senza sosta – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza Pasquale Colasuonnosu impulso dell’amministrazione comunale, per contrastare quei comportamenti che mettono a rischio la serenità dei cittadini”.

Le attività ispettive continueranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di arginare il fenomeno dei botti illegali che, oltre a disturbare la quiete pubblica, rappresentano un grave pericolo per la sicurezza collettiva. L’intento, sottolinea l’assessore, è quello di garantire il diritto di tutti a vivere in una comunità più ordinata e rispettosa delle regole.

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