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Bari

“Le Due Bari 2025”, al via il bando: 1,5 milioni per spettacoli dal vivo e laboratori nelle periferie

Presentato a Palazzo di Città l’avviso pubblico per promuovere eventi culturali nei quartieri meno centrali. Contributi tra 40.000 e 70.000 euro per ogni progetto selezionato. Novità su accessibilità, semplificazione e coinvolgimento dei Municipi

Presentato il nuovo bando “Le Due Bari 2025”

Presentato il nuovo bando “Le Due Bari 2025”

BARI - Un bando da 1.514.985,86 euro per trasformare le periferie in palcoscenici a cielo aperto. È online da ieri sul sito del Comune di Bari l’edizione 2025 di “Le Due Bari”, l’avviso pubblico rivolto agli operatori culturali per la realizzazione di spettacoli dal vivo – tra teatro, musica, danza, circo e spettacolo viaggiante – da tenersi tra il 1° luglio e il 30 settembre 2025 nelle cosiddette Aree Bersaglio, ossia le zone più decentrate della città.

Il bando è finanziato con 554.985,86 euro dalla Direzione generale Spettacolo del Ministero della Cultura e 960.000 euro dai fondi POC Metro 2014-2020. I soggetti ammessi sono gli enti già sostenuti dal Fondo Unico per lo Spettacolo o comunque professionisti dello spettacolo dal vivo da almeno 3 anni, come da requisiti specificati nell’articolo 3 dell’avviso.

Ogni progetto potrà ricevere un contributo compreso tra 40.000 e 70.000 euro, a condizione che ottenga almeno 70 punti su 100 nella valutazione della commissione. Le domande dovranno essere inviate entro le ore 12 del 20 maggio 2025 esclusivamente via PEC all’indirizzo cultura.comunebari@pec.rupar.puglia.it, specificando nell’oggetto: Avviso pubblico “Le Due Bari 2025” - Proposta Progettuale.

Durante la conferenza stampa di presentazione, l’assessora alle Culture Paola Romano ha sottolineato il valore strategico dell’iniziativa: “Questa è una chiamata alle arti per vivere i quartieri in modo pieno e consapevole. Grazie a un lavoro condiviso con i Municipi, abbiamo inserito importanti novità”.

Tra i punti salienti dell’edizione 2025 ci sono la valorizzazione dei luoghi segnalati direttamente dai Municipi, per cui è prevista una premialità nelle valutazioni, e l’attenzione all’accessibilità sia degli spazi sia dei contenuti. Le proposte che prevedranno interpreti LIS, dispositivi per persone con autismo o soluzioni inclusive riceveranno punteggi più alti.

Snellite anche le procedure burocratiche, grazie a un vademecum operativo redatto con la collaborazione dei Municipi, e ridotta l’imposta sull’occupazione del suolo pubblico, portata dal 100% al 20%, il minimo consentito.

Il sindaco Vito Leccese ha definito il progetto come “una rassegna cresciuta negli anni, nata per portare la cultura dove ce n’è più bisogno. L’obiettivo è contrastare le disuguaglianze culturali offrendo opportunità nei quartieri meno centrali”.

Significativo anche il contributo delle presidenti dei Municipi presenti alla conferenza, che hanno evidenziato il valore del coinvolgimento territoriale. Dal giardino Mimmo Bucci a San Pio, da Catino a tante altre aree periferiche, l’edizione 2025 punta a invertire la rotta, attirando pubblico dal centro verso luoghi finora marginalizzati dal circuito culturale.

Portare eventi dove normalmente la cultura non arriva è un gesto politico forte”, ha sottolineato la presidente del Municipio V. Un messaggio condiviso anche dalle rappresentanti degli altri Municipi, che hanno parlato di decisivo protagonismo femminile, sinergia istituzionale e lotta concreta contro la povertà educativa.

La presidente del Municipio III, assente per altri impegni istituzionali, ha inviato un messaggio di adesione, ribadendo il sostegno a un’iniziativa che “traccia una strada inclusiva, capace di restituire dignità culturale a tutte le comunità urbane”.

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