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La decisione

Minor quantità, si punta tutto sulla qualità: confermata la stretta per i rossi Igp

Approvata la delibera per la vendemmia 2025: tetti di produzione più bassi per sei denominazioni territoriali. Le associazioni di categoria plaudono alla misura e avviano le modifiche ai disciplinari

Uva da vino

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BARI - La Regione Puglia conferma e anticipa il taglio alle rese per i vini rossi a Indicazione Geografica Protetta, in risposta alla crisi strutturale che da tempo colpisce il comparto vitivinicolo. Con la delibera approvata dalla Giunta nella seduta del 16 aprile, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, viene fissata per la campagna vendemmiale 2025 una nuova soglia produttiva per ettaro, riguardante le produzioni IGP “Puglia”, “Salento”, “Tarantino”, “Valle d’Itria”, “Daunia” e “Murgia”.

Il provvedimento, richiesto dalle principali organizzazioni del settore, tra cui Assoenologi Puglia Basilicata Calabria, Cia Puglia, Coldiretti, Confcooperative FedagriPesca, Confagricoltura, Copagri, UCI, U.CO.VI.P., AGCI e Liberi Agricoltori, riprende quanto già sperimentato nel 2024 con esiti considerati positivi. Alla luce di questi risultati, la Regione ha deciso di anticipare l’approvazione della misura, così da permettere ai produttori di pianificare in tempo le modifiche necessarie.

Le nuove rese massime per ettaro nei vigneti in coltura specializzata sono state così definite: 14 tonnellate per il Primitivo, 15 tonnellate per Susumaniello, 15 tonnellate per Negramaro e Malvasia Nera, 15 tonnellate per Aleatico. Si tratta di un intervento mirato a riequilibrare l’offerta e rafforzare la resilienza della filiera regionale di fronte agli squilibri del mercato.

Il taglio alle rese rappresenta uno strumento strategico per tutelare la qualità delle produzioni e migliorare la competitività del vino pugliese, soprattutto in un contesto economico sempre più instabile. A sostegno della misura, le associazioni di categoria firmatarie stanno avviando l’iter per la modifica ufficiale dei sei disciplinari di produzione IGP, in modo da rendere strutturale quanto già previsto dalla delibera.

“Un atto dovuto per il futuro del nostro settore”, commentano le organizzazioni del comparto. “Ringraziamo l’assessore Pentassuglia per aver ascoltato le nostre istanze: l’anticipo dell’approvazione ci consente di agire con tempestività, pianificare gli interventi e dare certezze ai viticoltori.”

Le aspettative, ora, sono rivolte al mercato, che già lo scorso anno ha reagito positivamente a una simile riduzione della produzione. L’auspicio condiviso è che anche la campagna 2025 possa confermare i benefici ottenuti e rafforzare il valore dei vini a indicazione geografica del territorio pugliese.

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