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30 Aprile 2025 - 06:49
L'aula del Consiglio comunale di Bisceglie
BISCEGLIE - Un consiglio comunale carico di tensione, accuse gravi e sospetti sulla gestione amministrativa si è consumato ieri a Bisceglie, dove l’opposizione ha duramente attaccato il comportamento della maggioranza e del sindaco Angelantonio Angarano, parlando apertamente di "ennesimo scempio della legalità".
Secondo quanto denunciato dai consiglieri di minoranza Giorgia Preziosa, Gianni Casella, Domenico Spina, Francesco Spina e Luigi Cosmai, l’ordine del giorno è stato predisposto in modo da mescolare temi di grande valore simbolico, come la concessione della cittadinanza onoraria a un rappresentante della giustizia, con questioni amministrative spinose e controverse, come il riconoscimento di nuovi debiti fuori bilancio.
Il nodo centrale del contendere riguarda proprio il mancato rispetto degli impegni assunti dal sindaco, che aveva promesso di portare in aula i debiti ritirati nel dicembre 2024 e mai più discussi, nonostante esistano sentenze passate in giudicato che ne impongono il riconoscimento immediato. Al contrario, la maggioranza ha presentato nuovi debiti per centinaia di migliaia di euro, incluso uno superiore a 500.000 euro, accompagnato da un parere negativo dei revisori dei conti, organo che – come denunciato dall’opposizione – risulta scaduto da giorni.
Il confronto si è acceso fin dal primo punto in discussione, relativo proprio al rinnovo dell’organo di revisione contabile. I consiglieri di opposizione hanno chiesto trasparenza e garanzie nella nomina dei nuovi revisori, sottolineando come la figura del revisore sia ormai uno degli ultimi presidi di imparzialità all’interno dell’ente, specie alla luce dell’assenza prolungata del segretario generale, sostituito solo sporadicamente.
Tra le proposte avanzate dalla minoranza figurano l’estrazione a sorte del presidente, la selezione di una terna da parte di organi giudiziari del territorio o l’analisi dettagliata dei curricula dei candidati, curiosamente non allegati alla documentazione consiliare. Ma la replica del sindaco è stata tranchant: “Abbiamo già il nome, non siamo tenuti a comunicarvelo prima della votazione”. Una risposta che ha acceso ulteriormente gli animi in aula, con l’opposizione che ha definito tale atteggiamento “uno schiaffo alla democrazia e alla legalità”.
Il sospetto espresso dai consiglieri è che la seduta sia stata costruita per far passare senza ostacoli una serie di debiti che pesano ormai in modo insostenibile sulle finanze pubbliche, evitando così un confronto serio e approfondito sulle responsabilità amministrative.
Ancora più grave, secondo l’opposizione, l’aver accostato a queste delibere una proposta simbolicamente forte come la cittadinanza onoraria a un rappresentante della legalità, senza convocare un consiglio monotematico e rischiando così di trascinare anche i valori istituzionali nella confusione e nella mancanza di trasparenza.
Un’offesa alle istituzioni e ai cittadini, concludono i consiglieri Giorgia Preziosa, Gianni Casella, Domenico Spina, Francesco Spina e Luigi Cosmai, che annunciano battaglia in tutte le sedi per denunciare quella che definiscono “una deriva amministrativa preoccupante”.
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