Cerca

Cerca

Andria

Rifiuti, l’allarme del procuratore di Trani Nitti: “La Bat rischia di diventare una nuova terra dei fuochi”

Il capo della Procura denuncia l’attività di broker illegali dei rifiuti nelle aree meno urbanizzate, con l’Alta Murgia tra le zone più a rischio. “Servono controlli più serrati e strumenti investigativi potenziati”

Renato Nitti all'incontro "Waste Flow, illeciti e gestione rifiuti" ad Andria - foto Paola Copertino

Renato Nitti all'incontro "Waste Flow, illeciti e gestione rifiuti" ad Andria - foto Paola Copertino

ANDRIA - Una rete sempre più fitta di traffici illeciti legati allo smaltimento dei rifiuti si sta insinuando nei territori meno presidiati della Puglia, dove l’assenza di controlli capillari rende più facile l’azione criminale. A lanciare un chiaro segnale d’allarme è stato il procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, intervenuto ad Andria nella sede della Provincia nel corso della cerimonia di conferimento del primo incarico alle nuove Guardie ecologiche volontarie.

Secondo Nitti, sarebbero operativi sul territorio veri e propri broker dei rifiuti, figure che cercano luoghi isolati e scarsamente urbanizzati dove far confluire materiali provenienti da raccolte differenziate. Tra le zone più esposte, l’Alta Murgia, un’area che, per la sua estensione e le caratteristiche ambientali, rischia di diventare teatro privilegiato di abbandoni sistematici.

“La provincia di Barletta-Andria-Trani, ma anche una parte del territorio foggiano, sono al centro di fenomeni gravi di smaltimento illecito”, ha spiegato il procuratore, precisando che non si tratta di rifiuti speciali o pericolosi, ma comunque di quantità consistenti provenienti dalla raccolta differenziata, utilizzate come copertura in traffici illegali più ampi.

Il riferimento alla cosiddetta ‘terra dei fuochi’ non è più una metafora lontana, ha affermato Nitti, riportando quanto già sostenuto anche dal procuratore di Bari, capo della Direzione distrettuale antimafia. Un paragone inquietante che descrive una realtà dove gli interessi economici e la criminalità organizzata trovano terreno fertile, anche grazie alla carenza di strumenti investigativi adeguati.

Per il magistrato, la priorità è rafforzare il monitoraggio e il controllo del territorio, dotando le forze dell’ordine e le istituzioni di strumenti più incisivi per arginare un fenomeno che rischia di compromettere ambiente, legalità e sicurezza pubblica.

Le Guardie ecologiche volontarie, da oggi operative, avranno un ruolo chiave come sentinelle ambientali. Ma Nitti non ha dubbi: serve una strategia di contrasto ampia e coordinata, capace di anticipare le mosse di chi trasforma interi territori in discariche a cielo aperto.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori