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28 Aprile 2025 - 09:45
Temperatura, differenza 2024/2010 in °C - Sole 24Ore
BARI – Bari si conferma regina del clima italiano, conquistando per il secondo anno consecutivo il primo posto nell'Indice del clima 2025 pubblicato dal Sole 24 Ore. L'indagine, realizzata sulla base dei dati raccolti e validati da 3B Meteo nel decennio 2014-2024, ha analizzato le condizioni atmosferiche di 107 capoluoghi di provincia in tutta Italia, utilizzando 15 parametri climatici aggiornati rispetto all’edizione precedente.
Il capoluogo pugliese, già leader nella scorsa edizione, ha confermato il suo primato grazie a condizioni di benessere meteorologico che combinano soleggiamento, ventilazione estiva, scarsa umidità e ridotte escursioni termiche. Insieme a Bari, brilla anche la vicina Barletta-Andria-Trani, che conquista il secondo posto, seguita da Pescara al terzo.
È la prima volta, dall’esordio dell’indagine nel 2019, che l'intero podio è occupato da città del Mezzogiorno, confermando il trend positivo del clima nelle aree costiere meridionali. Nella top 10 figurano anche altri centri del Sud come Enna, Chieti e Catanzaro, evidenziando il predominio climatico delle regioni meridionali rispetto al Centro-Nord.
Tra i capoluoghi di mare, la Puglia recita dunque un ruolo da protagonista, mentre al Nord resistono solo Trieste, spinta dalla leadership nell'indice di brezza estiva, e alcune città marchigiane come Ancona e Pesaro Urbino. Tra i grandi assenti l’ex favorita Imperia, che scivola al 17° posto a causa dell’introduzione di nuovi parametri penalizzanti come la durata dei periodi siccitosi e il numero di notti tropicali.
In coda alla classifica si trovano invece province come Caserta, Terni, Asti, Alessandria e alcune realtà dell’Emilia, tra cui Piacenza, Cremona, Parma e Reggio Emilia.
La situazione delle grandi città vede Venezia tra le migliori al 15° posto, mentre Roma si attesta al 47°. Più staccate Bologna, Milano e Firenze, rispettivamente al 74°, 77° e 78° posto.
L’indagine del Sole 24 Ore a firma di di Marta Casadei e Michela Finizio evidenzia anche come, negli ultimi 15 anni, i cambiamenti climatici abbiano modificato sensibilmente la situazione atmosferica delle città italiane. Si registra un aumento delle notti tropicali, dei picchi di calore e una diminuzione dei giorni freddi: nel Nord Italia, ad esempio, si è passati da una media di 28 giorni di gelo all'anno nel 2010 a soli 5 giorni nel 2024.
Anche il regime delle precipitazioni ha subito variazioni: si piove meno spesso, ma quando lo fa, l’intensità è maggiore. Fenomeni che hanno avuto forte impatto soprattutto sulle aree interne e settentrionali, mentre la Puglia e le città del Sud sembrano aver mantenuto una condizione climatica più equilibrata.
Tutti i dati dettagliati, città per città, sono disponibili da oggi nell’area Lab24 del sito del Sole 24 Ore, con classifiche complete su pioggia, sole, vento, ondate di calore, umidità e altri parametri.
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