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Bari

Vito Leccese chiede 3,6 milioni per l’emergenza casa: «Senza sostegno all'affitto, a rischio centinaia di famiglie»

Il sindaco sollecita il rifinanziamento per il 2025 del contributo alloggiativo dopo la cancellazione del fondo nazionale. «La mia priorità resta chi è più in difficoltà»

Vito Leccese

Vito Leccese

BARI - Un appello chiaro e deciso per difendere le famiglie in difficoltà. Il sindaco di Bari Vito Leccese ha formalizzato la richiesta all’assessore al Bilancio affinché nel bilancio comunale 2025 venga nuovamente destinata una somma di almeno 3,6 milioni di euro al contributo alloggiativo, misura che punta a sostenere chi fatica a far fronte al pagamento del canone di locazione.

La cifra, che verrebbe coperta con l’avanzo libero di amministrazione, è la stessa già stanziata nel 2024, quando il Comune fu costretto a intervenire dopo l’abolizione del fondo nazionale per l’affitto da parte del Governo centrale. Una scelta che, secondo il primo cittadino, ha lasciato scoperte migliaia di famiglie, soprattutto nei centri urbani come Bari, già segnati da una grave emergenza abitativa.

«Questa misura è urgente e non rinviabile», ha dichiarato Leccese, sottolineando come la sua amministrazione voglia garantire continuità ai meccanismi di welfare costruiti in oltre 20 anni di governo cittadino. «Dobbiamo essere vicini alle persone che oggi rischiano di scivolare in situazioni di disagio economico estremo. Non possiamo permettere che il nostro sistema di protezione sociale venga smantellato», ha aggiunto.

Il sindaco ha poi ribadito che la tutela delle fasce fragili continuerà a rappresentare la priorità assoluta della sua azione amministrativa. In un contesto in cui l’accesso alla casa diventa sempre più difficile per molte famiglie, l’intervento del Comune si configura come un argine contro l’esclusione abitativa.

La palla ora passa all’assessorato al Bilancio, che dovrà inserire la voce nel prossimo documento finanziario. L’obiettivo è chiaro: non lasciare nessuno indietro, proprio mentre si allarga la forbice delle disuguaglianze sociali e cresce il numero di chi chiede aiuto per mantenere un tetto sulla propria testa.

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