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Bari

25 aprile, presidio di democrazia: corteo per l’80° della Liberazione, “difendiamo la Costituzione dai nuovi autoritarismi”

Manifestazione cittadina promossa da associazioni e sindacati. Domenico Ficco della Cgil: “Scuola, sanità e diritti sono frutti della Resistenza”. Sarà una manifestazione sobria per rispettare il lutto per la morte di Papa Francesco

Il 25 Aprile a Bari

Il 25 Aprile a Bari

BARI – Un 25 aprile che non è solo celebrazione del passato, ma richiamo attuale alla difesa dei valori costituzionali. Per l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la città di Bari si prepara a scendere in piazza con una manifestazione che si annuncia partecipata e simbolicamente densa. A promuoverla è una rete compatta di realtà sociali, sindacali e studentesche, con il patrocinio del Comune.

Il corteo partirà alle 17 da piazza Umberto I, nel cuore del centro cittadino. L’iniziativa è organizzata dal Coordinamento Antifascista Barese, con il contributo di Anpi, Arci, Cgil Bari, Libera, Unione degli Studenti, Udu-Link Bari e Zona Franca, e nasce per riaffermare pubblicamente l’attualità dell’antifascismo e dei principi fondanti della Repubblica.

“Il 25 aprile è la giornata in cui ricordiamo chi ha dato la vita per restituire libertà e diritti a un Paese piegato dalla dittatura”, ha dichiarato Domenico Ficco, segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Bari. “Se oggi abbiamo la scuola pubblica, la sanità per tutti, i contratti di lavoro e il diritto di sciopero, lo dobbiamo alla Costituzione, figlia diretta della Resistenza”, ha aggiunto.

Ficco ha inoltre sottolineato il carattere profondamente politico e sociale della manifestazione: “Bari è medaglia d’oro per la Resistenza, ma è anche città in cui è in corso un processo contro violenze di gruppi neofascisti. In questo contesto, difendere la Carta costituzionale non è solo un atto simbolico, ma un impegno concreto contro ogni nostalgico ritorno all’autoritarismo”.

Il segretario della Cgil ha poi collegato l’impegno antifascista alle battaglie attuali per la tutela dei diritti sociali, citando i referendum sull’abolizione del lavoro precario e per la sicurezza nei luoghi di lavoro dell’8 e 9 giugno, ma anche la lotta contro l’autonomia differenziata e la difesa della sanità pubblica. “Sono tutte forme di resistenza. Anche oggi siamo chiamati a essere partigiani, non per nostalgia ma per giustizia”, ha affermato.

In segno di rispetto per il lutto nazionale proclamato dopo la morte di Papa Francesco, la manifestazione si svolgerà in forma sobria, ma con ferma convinzione nei valori della pace, dell’uguaglianza e della solidarietà. “Celebrare la libertà e l’antifascismo – ha concluso Ficco – non è mai stato, né sarà mai, un affronto alla memoria di chi ha speso parole forti contro le ingiustizie, come ha fatto lo stesso Papa con noi nel 2022”.

In un momento storico segnato da tensioni sociali e tentativi di riscrittura del passato, Bari sceglie ancora una volta di camminare sulle gambe di chi non dimentica, e di chi crede che la democrazia si costruisca ogni giorno, in piazza come nelle istituzioni.

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