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Brindisi

Evasione da 6 milioni: operazione della Guardia di Finanza in tre settori commerciali

I finanzieri di Ostuni scoprono ricavi non dichiarati da 4 operatori economici attivi nei comparti agricolo, telefonico e automobilistico. L'evasione favoriva concorrenza sleale

I controlli della Guardia di Finanza

I controlli della Guardia di Finanza

BRINDISI - È di quasi 6 milioni di euro il totale dei ricavi non dichiarati scoperti nei primi mesi dell’anno dai militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Ostuni, nell’ambito di un’intensa attività di controllo economico del territorio voluta dal Comando Provinciale di Brindisi. L’operazione ha coinvolto 4 persone, tutte con profili fiscali ad alto rischio, attivi in settori chiave dell’economia locale.

I controlli si sono concentrati su operatori economici dediti alla vendita di prodotti agricoli, apparecchiature per telecomunicazioni e telefonia, nonché ricambi per autoveicoli all’ingrosso. Nonostante la differenza nei comparti, il metodo era sempre lo stesso: omissione sistematica di ricavi, con il risultato di poter applicare prezzi fortemente concorrenziali, a discapito delle imprese in regola con il fisco.

L’indagine ha preso corpo grazie all’incrocio di dati contabili, quando disponibili, e a una mirata consultazione delle numerose banche dati in uso alle Fiamme Gialle, strumenti che hanno permesso di risalire ai flussi economici nascosti e ricostruire le operazioni irregolari.

“Chi evade le imposte altera il mercato, sottrae risorse alla collettività e danneggia chi opera onestamente,” è il messaggio che arriva dalla Guardia di Finanza, che ribadisce l’impegno a presidiare costantemente la legalità economico-finanziaria sul territorio.

Gli accertamenti portati avanti finora dimostrano come la lotta all’evasione fiscale rimanga una delle priorità assolute del Corpo, con interventi mirati non solo a recuperare quanto dovuto all’erario, ma anche a ripristinare condizioni di equità e giustizia nel mondo imprenditoriale.

Brindisi si conferma dunque sotto stretta osservazione, in un contesto in cui il contrasto all’illegalità economica si traduce in difesa concreta delle imprese sane e del diritto dei cittadini a una concorrenza leale e trasparente.

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