Cerca

Cerca

Taranto

Allarme dall’Ordine Tsrm-Pstrp: "Sanità al collasso, nella Asl Taranto mancano 4 tecnici su 10"

Il presidente Domenico Avezzano denuncia una carenza drammatica di personale nei laboratori: a rischio la salute dei cittadini e il diritto costituzionale alle cure. Chiesti interventi urgenti per salvare il sistema

Laboratorio di analisi

Laboratorio di analisi

TARANTO - La situazione del sistema sanitario nel territorio di Taranto è sempre più critica. A lanciare un allarme severo è l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) delle province di Bari, Taranto e Barletta-Andria-Trani. La denuncia riguarda in particolare la gravissima carenza di Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico, figura fondamentale ma troppo spesso invisibile nel percorso di cura.

Secondo quanto dichiarato dal presidente dell’Ordine, Domenico Avezzano, la situazione nella Asl di Taranto è tra le più drammatiche, con un deficit del 40% del personale TSLB. Un dato che non solo grava sugli operatori rimasti in servizio, già provati da turni estenuanti e rischio burnout, ma che compromette direttamente l’efficacia e la tempestività delle diagnosi, mettendo a rischio la salute pubblica.

“È il momento di dire basta ai tagli e all’inerzia politica”, ha tuonato Avezzano. “Il sistema è allo stremo, e la crisi nei laboratori è solo una delle crepe che minacciano il crollo dell’intero edificio sanitario.”

L’aumento delle richieste di esami, spinto dall’invecchiamento della popolazione, ha reso i laboratori punto nevralgico dell’assistenza medica. I TSLB analizzano campioni vitali per individuare patologie gravi come infarti, tumori, infezioni virali, malattie genetiche e condizioni che richiedono interventi urgenti come le trasfusioni.

Questi professionisti garantiscono l’80% delle diagnosi cliniche, lavorando nell’ombra ma assicurando un servizio essenziale alla collettività. L’allarme dell’Ordine chiama in causa anche l’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, oggi – secondo Avezzano – “seriamente minacciato”.

Da qui la richiesta accorata alle istituzioni: potenziare gli organici, valorizzare le competenze e riorganizzare il sistema con strumenti nuovi, investendo in tecnologia, gestione dell’età lavorativa e modelli organizzativi innovativi.

“La comunità sanitaria non può più aspettare”, ha concluso Avezzano. “Servono risposte concrete, non promesse vuote. È tempo di rimettere al centro i pazienti e chi lavora per loro, ogni giorno, anche nell’invisibilità dei laboratori.”

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori