ANDRIA – Le elezioni per il rinnovo delle Rsu nei settori pubblici consegnano alla Cgil Bat una vittoria chiara e significativa, che premia l'impegno nei luoghi di lavoro e il radicamento tra i lavoratori. A sottolinearlo è il segretario generale Michele Valente, che interpreta il voto come «una testimonianza concreta del desiderio di protagonismo da parte dei lavoratori, veri artefici del cambiamento nel mondo dell’occupazione e della società intera».
Con il 21,89% dei consensi e circa 939 voti complessivi, la funzione pubblica della Cgil si conferma il primo sindacato nella provincia Bat. Risultati che rafforzano la presenza nelle amministrazioni locali, negli enti pubblici non economici e nel settore della sanità, dove la Fp Cgil ottiene il secondo posto ma con numeri importanti.
Il voto ha restituito affermazioni nette in Comuni strategici come Barletta, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, così come in comparti delicati quali il Tribunale di Trani, la Procura della Repubblica e la Prefettura Bat. Una storica vittoria è arrivata anche all’Inps di Andria, a conferma di un consenso trasversale e radicato.
Roberto Cannone e Luigi Marzano, della segreteria Fp Cgil Bat, insieme alla segretaria generale Ileana Remini, hanno evidenziato l'importanza di questi risultati anche in termini di contrattazione. «Chiederemo al governo un nuovo Contratto collettivo nazionale che valorizzi la sanità pubblica e il personale, difendendo i diritti conquistati e promuovendo una contrattazione decentrata efficace e qualificata».
Sul fronte della scuola, la Flc Cgil Bat ha ottenuto il 30% dei voti, affermandosi come primo sindacato di categoria nella provincia e contribuendo al primato nazionale. Angela Dell’Olio, segretaria generale della Flc Cgil Bat, ha ringraziato il personale scolastico per il sostegno, denunciando con forza «le politiche che smantellano la scuola pubblica a vantaggio della privatizzazione e delle disuguaglianze».
Secondo Dell’Olio, il successo elettorale dimostra che «credibilità, coerenza e vicinanza ai lavoratori sono gli strumenti per difendere un modello di scuola inclusivo e democratico», contro una deriva aziendalistica che – accusa – sta svuotando l’istruzione pubblica del suo ruolo sociale.