TRANI – Sarà l’autopsia a chiarire se la morte del 69enne deceduto lo scorso 3 aprile sia stata causata dal consumo di olive contaminate da Listeria monocytogenes. La decisione è stata presa nelle scorse ore dalla Procura della Repubblica di Trani, che ha disposto l’esame autoptico sulla salma per accertare in modo definitivo le cause del decesso.
L’uomo, residente a Trani, era stato ricoverato per circa due settimane all’ospedale di Bisceglie, in condizioni gravissime. I medici avevano diagnosticato una infezione da Listeria già in fase avanzata, ma ogni tentativo di salvarlo si è rivelato purtroppo inutile.
Dopo la morte del paziente, sono scattate le indagini del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian) e del Servizio Veterinario della Asl Bt, che hanno ripercorso ogni passaggio dei giorni precedenti all’infezione. Gli accertamenti si sono concentrati su una partita di olive al forno acquistate sfuse in un noto supermercato della città, già chiuso dalla stessa azienda dopo il sequestro del bancone su disposizione della magistratura.
Il bancone della salumeria del punto vendita, situato in pieno centro, è stato posto sotto sequestro, mentre l’intero supermercato non riaprirà prima di Pasqua. L'azienda, che ha deciso di sospendere temporaneamente l’attività in via precauzionale, sta collaborando con la massima disponibilità alle verifiche in corso al momento non è possibile ipotizzare una data per la riapertura.
Nel frattempo, i primi esiti delle analisi condotte dalla stessa azienda nell’ambito del piano interno di autocontrollo avrebbero rilevato tracce di contaminazione batterica in campioni di olive ancora sigillati e mai messi in commercio. Tuttavia, sono in corso ulteriori approfondimenti da parte delle autorità sanitarie e dell’Arpa Puglia, i cui risultati ufficiali non sono ancora stati resi noti.
In una nota ufficiale, di cui abbiamo già scritto, il gestore del supermercato ha precisato di aver interrotto da diversi giorni la vendita di olive in tutti i punti vendita, di aver sospeso i rapporti con i fornitori potenzialmente coinvolti e di aver avviato una nuova serie di verifiche ambientali interne su tutta la rete commerciale. L’azienda ribadisce di operare nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare, con un piano rafforzato di autocontrollo avviato nel gennaio 2025.
La listeriosi, causata dal batterio Listeria monocytogenes, può essere trasmessa attraverso diversi alimenti crudi o mal conservati. La malattia si manifesta con sintomi gastrointestinali, ma nei casi più gravi può evolvere in forme invasive come meningiti, sepsi e meningoencefaliti, con periodi di incubazione che vanno da 10 a 30 giorni.