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Bari

HPV, la Consulta dà ragione alla Puglia: informazione obbligatoria sul vaccino prima dell'iscrizione scolastica

I parlamentari pugliesi del Pd esultano: “Sentenza storica, la nostra Regione diventa modello nazionale per la prevenzione”

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Vaccinazione - archivio

BARI – La Corte Costituzionale ha dichiarato legittima la legge della Regione Puglia che introduce l’obbligo di un colloquio informativo sulla vaccinazione anti-HPV come requisito per l’iscrizione scolastica. Una norma contestata dal Governo e oggetto di ricorso, ora definitivamente superato con una sentenza che segna un punto fermo sul fronte della prevenzione oncologica e della salute pubblica.

A commentare con entusiasmo la pronuncia della Consulta sono stati i deputati pugliesi del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi, Ubaldo Pagano e Marco Lacarra, che hanno parlato di “una vittoria straordinaria”.

«La decisione della Corte – affermano – rafforza il principio della consapevolezza nella tutela della salute. Questa norma non impone la vaccinazione, ma garantisce che le famiglie siano informate in modo completo e corretto, come dovrebbe sempre avvenire in una società che mette al centro la persona e la prevenzione».

Il cuore della legge pugliese, infatti, non sta nell’obbligo vaccinale, ma nella promozione di un percorso informativo che precede la scelta. Un meccanismo che secondo i parlamentari dem concilia libertà individuale e responsabilità collettiva, ponendosi come esempio virtuoso per le altre Regioni.

«Siamo soddisfatti – aggiungono – che la Corte abbia riconosciuto la bontà di una norma di buonsenso, equilibrio e civiltà, contestata da chi, anche dai banchi del Governo, strizza l’occhio a posizioni No-Vax».

L’auspicio, ora, è che il pronunciamento della Corte possa dare impulso a iniziative analoghe su scala nazionale, facendo della Puglia un laboratorio di buone pratiche in ambito sanitario e scolastico.

«Con questa sentenza – concludono i deputati – la Regione Puglia si conferma all’avanguardia nella prevenzione, offrendo un modello concreto su cui costruire un nuovo standard di salute pubblica fondato su informazione, prevenzione e partecipazione consapevole».

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