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Bari
17 Aprile 2025 - 08:59
BARI – Un tributo autentico alla musica, alla memoria e al pensiero di Ezio Bosso: la Regione Puglia ha ufficialmente approvato, con delibera di Giunta, l’istituzione del “Premio Ezio Bosso per la divulgazione musicale”, che verrà inserito nel calendario unico regionale delle attività culturali e di spettacolo per il 2025. Il riconoscimento, primo e unico dedicato al celebre compositore e direttore d’orchestra scomparso nel 2020, si svolgerà nel prestigioso Teatro Kursaal Santalucia di Bari, dove uno dei palchi della sala sarà intitolato al Maestro.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Ezio Bosso in collaborazione con Puglia Culture, rappresenta un tassello centrale nella strategia culturale regionale, con l’obiettivo di valorizzare la musica classica e da camera come veicolo di inclusione, formazione e crescita collettiva, soprattutto tra i giovani. A sottolinearlo è stata l’assessora regionale alla Cultura Viviana Matrangola, che ha descritto il progetto come “il frutto di un lavoro condiviso con Tommaso Bosso, nipote di Ezio, e con il Maestro Francesco Libetta, oggi direttore artistico del Premio”.
Il presidente Michele Emiliano ha accolto con entusiasmo la nascita del Premio: “È una celebrazione del potere trasformativo della musica, nel segno di uno dei suoi protagonisti più empatici e profondi. Ezio Bosso ha scelto tante volte la Puglia per raccontare la vita attraverso le note, lasciando una traccia indelebile nel cuore di chi lo ha ascoltato. Questo Premio ne custodisce l’eredità e rilancia la missione che ha ispirato tutta la sua carriera”.
Con una dotazione complessiva di 2.300.000 euro, derivante dal “Fondo speciale cultura e patrimonio culturale” regionale, il calendario 2025 vedrà nel Premio Bosso uno degli eventi di punta, capace di valorizzare talenti pugliesi, istituzioni musicali e figure emergenti che operano nella diffusione della cultura musicale.
Il progetto mira a riconoscere le eccellenze nel campo della divulgazione, ma anche a costruire una comunità trasversale, come ha dichiarato Tommaso Bosso: “Non vogliamo solo ricordare Ezio, ma continuare concretamente il suo pensiero, rendendolo fertile nel presente e nel futuro. La musica, come la vita, si può fare solo insieme. E questo è l’invito che rivolgiamo a tutti: unirsi a noi per costruire cultura dell’ascolto, della cura e della condivisione”.
A rafforzare il messaggio, le parole del direttore del Dipartimento Cultura Aldo Patruno, che ha ricordato tre immagini di Bosso in Puglia: “Alla Cattedrale di Altamura al pianoforte, in Fiera del Levante con gli studenti, sulla Murgia tra gli ulivi. Un Premio qui, in suo nome, è un cerchio che si chiude”.
Infine, il Maestro Francesco Libetta ha spiegato la genesi artistica del progetto: “La musica di Ezio è un’eredità di idee ancora vive. Questo Premio è chiamato a scrivere una pagina di cultura nazionale, stimolando nuove generazioni a vivere il contemporaneo con consapevolezza. Grazie alla visione dell’assessora Matrangola, oggi musica e legalità condividono lo stesso orizzonte di educazione civile e sociale”.
La Puglia, Regione Europea dello Sport 2026, si conferma così anche Regione della Cultura e dell’Arte musicale, capace di dare concretezza ai valori dell’ascolto, dell’inclusione e della memoria viva. Un Premio che non è solo celebrazione, ma nuova semina di bellezza.
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