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Il territorio

Settimana Santa e Nave Vespucci, Taranto e una Pasqua "sold out"

L'auspicio di una svolta: parlano i rappresentanti di Confcommercio

Nave Vespucci a Taranto

Nave Vespucci a Taranto

La Pasqua, dopo gli anni bui della pandemia, restituisce un clima di fiducia al settore del  turismo, driver formidabile per il territorio e non solo per il settore ricettivo, ma anche per le altre attività economiche. D’altronde – secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio a livello turistico la voce ‘pasti’ occuperà il primo posto nella spesa per le vacanze  (+ 32%), seguita dallo shopping (12,6%). Taranto in particolare quest’anno si affaccia alle vacanze pasquali con due eventi di assoluto rilievo e richiamo a livello turistico: il ritorno in Città Vecchia della processione del Venerdì Santo per i 350 anni dell’Arciconfraternita del Carmine, e l’arrivo del Vespucci, il celebre veliero che sino al 22 aprile ormeggia al Castello Aragonese.

«Una settimana importante per la promozione e l’immagine di  Taranto che – secondo Giovanni Berardi, presidente provinciale di Confguide Confcommercio Taranto- mette insieme attrattori, potenziali prodotti ed iniziative concomitanti che ampliano il livello e la possibilità di offerta e la richiesta di servizi turistici correlati. Un’occasione per testare anche quanto, a prescindere dall’aumento dei costi dei trasporti e della carenza di collegamenti, Taranto abbia le potenzialità per  essere turisticamente attrattiva».

Due eventi che nel capoluogo richiameranno gente da tutta la  provincia e che daranno un’ ulteriore spinta alle presenze turistiche,  solitamente buone a Pasqua,   come prevedono i presidenti provinciali di Fipe Confcommercio pubblici esercizi, Antonio Salamina (ristoranti) e Paolo Barivelo (bar), secondo i quali  già in questa  settimana con i primi arrivi dei tarantini fuori sede si stanno avvertendo segnali positivi  di  un movimento turistico che sarà in crescita  sino al prossimo week end, comprendente il ponte del  25 aprile. Soprattutto l’arrivo dei giovani che studiano fuori, conferma Barivelo, alimenta  una vivacità che si riscontra solo a Natale e in Estate. Non solo aperitivi, ma anche cene e pranzi, e soprattutto prenotazioni già sold out – conferma Salamina- in molti locali per Pasqua e Pasquetta. E, novità positiva, l’anticipo di apertura che (soprattutto nel fine settimana) stanno già sperimentando alcuni ristoranti e locali del versante orientale della litoranea che sino a qualche anno fa attendevano giugno per riaprire le attività. Un cenno polemico infine per la concentrazione di eventi che secondo il presidente dei ristoratori dovrebbero essere  programmati seguendo un calendario stagionale che non lasci lunghi periodi di fermo.

Positivo anche il sentiment degli operatori di Città Vecchia, quest’anno teatro assoluto della Settimana Santa tarantina. Inevitabilmente la concentrazione nell’isola  comporterà qualche disagio per le imprese, i residenti ed in generale  la mobilità cittadina, ma c’è entusiasmo e attesa  e come afferma Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Confcommercio: «Sarà un momento bellissimo ed emozionate per la Città Vecchia, auspichiamo solo che tutto vada per il meglio e che i servizi -dai parcheggi di scambio,  alle navette, i bagni chimici – siano adeguati ai flussi di gente che si riverserà nel centro storico e nel borgo. E’ un importante banco di prova per la città anche in vista dei Giochi del Mediterraneo».

Il doppio appuntamento ha determinato  numeri importanti  anche sul fronte dell’ospitalità ricettiva, hotel e B&B pieni all’80% già a  partire da inizio  settimana  e tutto esaurito da giovedì sino a lunedì compreso.

Un velo di polemica lo solleva il presidente provinciale di Federalberghi, Marcello De Paola che rimarca come l’arrivo del Vespucci a Taranto in contemporanea con i Riti, resti in fondo un’ occasione sprecata  per il turismo ionico. E’ una questione di programmazione e di coordinamento tra le istituzioni: «Un veliero che è un simbolo internazionale unico nel mondo e che sosta nella nostra città per tanti giorni è una opportunità irripetibile per il turismo e per l’economia di una città, ed è  un peccato non poter dare risposte affermative alle richieste di prenotazioni. Sarebbe bastato programmare la tappa di Taranto alla settimana successiva alla Pasqua,  promuovendo  l’evento nei tempi e nei modi giusti». Secondo  De Paola, Taranto dovrebbe  dotarsi di un piano strategico del turismo elaborato con il contributo di idee e proposte degli imprenditori del turismo, che consenta di  fare una corretta programmazione.

Sul fronte dell’ospitalità extra alberghiera, Taranto città registra performance più alte, differentemente dal territorio provinciale dove – conferma il presidente di Federalberghi Extra, Cosimo Miola - le prenotazioni per Pasqua si attestano sul 60-70%  delle stanze (in media due notti) con una preferenza verso le strutture di livello medio alto. Previsioni invece più ottimistiche  per i ponti di primavera, solitamente preferiti per il turismo slow e green; in forte ascesa il turismo dei cammini,  fenomeno in  crescita in Puglia con un  + 48% nel 2024 rispetto all’anno precedente.

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