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Bari
15 Aprile 2025 - 06:25
Sandro Cataldo
BARI - Uno scontro senza precedenti ha travolto la coalizione di centrodestra impegnata nella corsa alle Amministrative 2025. Il candidato sindaco Onofrio D’Alesio ha annunciato il ritiro dalla competizione elettorale con parole cariche di amarezza, denunciando un clima politico avvelenato e un sistema, a suo dire, “messo in vendita al miglior offerente”.
La miccia è esplosa con l’annuncio della candidatura di Sandro Cataldo, nome noto in città ma oggi imputato in un'inchiesta per corruzione elettorale. La proposta di inserirlo nella lista civica che sosteneva D’Alesio ha provocato una frattura immediata e insanabile. Le segreterie provinciali e regionali di Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno preso le distanze, dichiarando che D’Alesio non è mai stato ufficialmente investito del ruolo di candidato sindaco.
Nel giro di poche ore è arrivata anche la retromarcia dello stesso Cataldo, che ha annunciato il ritiro dalla competizione, non senza lanciare un attacco diretto ai vertici politici provinciali.
In una lunga dichiarazione sul suo profilo social, Cataldo ha ribadito la sua fiducia nella giustizia, affermando di sentirsi “assolutamente estraneo ai fatti contestati”. Ha spiegato di aver accettato la candidatura con serenità e gratitudine nei confronti di chi, a livello locale, lo ha sostenuto apertamente, tra cui i referenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Democrazia Cristiana, Noi Moderati e lo stesso D’Alesio.
Secondo Cataldo, la decisione dei vertici provinciali di sconfessare la sua presenza in lista rappresenta una resa della politica al sospetto e alla logica del pregiudizio. Il ritiro, ha sottolineato, non è una sconfitta personale, ma una sconfitta per la democrazia, in quanto la presunzione di innocenza viene ignorata in favore di una “mera ipotesi investigativa”.
Cataldo ha aggiunto che avrebbe accettato la candidatura solo essendo “sicuro della propria innocenza e trasparenza”, denunciando un tentativo di delegittimazione da parte di chi avrebbe interesse a escluderlo dalla scena politica.
Il suo appello finale è stato rivolto a chi lo sostiene, dichiarando: “Porterò sempre nel cuore l’amore straordinario di chi crede in me e mi vuole bene. E vi assicuro che sono tanti”.
Ma il colpo di scena più eclatante è arrivato con la dichiarazione di Onofrio D’Alesio, che ha scelto toni durissimi per commentare la situazione. Con un linguaggio al limite del sarcasmo, ha evocato un'atmosfera da film noir, paragonando il centrodestra triggianese a un cadavere spolpato dagli avvoltoi e indicando nei vertici provinciali e regionali i veri responsabili del disastro politico.
“Il film è ‘Amministrative 2025’, io lo guardo dal salotto con i pop corn”, ha detto l’ex candidato, parlando di un thriller carico di suspense e tradimenti, che a suo dire “diverte” chi, come lui, ha scelto di tirarsi fuori da un sistema che definisce ipocrita e pronto a sacrificare i propri uomini per interesse.
Il terremoto politico scuote l’intero panorama elettorale locale, aprendo ora un vuoto profondo nel centrodestra cittadino a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste.
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