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Ginosa

Chiuso il Centro di Salute Mentale, esplode la protesta politica. "Servizio da ripristinare subito"

Duro colpo alla sanità nel Tarantino: dopo la neuropsichiatria infantile, stop anche al CSM. Interrogazioni e denunce bipartisan contro la paralisi dell’assistenza ai pazienti psichiatrici

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Salute mentale

GINOSA - Il Centro di Salute Mentale di Ginosa, presidio fondamentale per la cura dei pazienti con fragilità psichica, ha chiuso i battenti fino a data da destinarsi. La comunicazione ufficiale è arrivata nei giorni scorsi, firmata dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale, che ha motivato la sospensione del servizio con l'assenza di personale sanitario e il conseguente venir meno dei requisiti organizzativi minimi.

Una decisione che ha subito innescato una levata di scudi a livello istituzionale e politico. Il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera, raccogliendo anche le segnalazioni del consigliere comunale di Ginosa Raffaele Calabrese, ha depositato un’interrogazione urgente all’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese, chiedendo alla Direzione Strategica dell’Asl di Taranto di attivarsi senza indugi per ripristinare il servizio. "Il CSM di Ginosa è un punto di riferimento irrinunciabile per numerosi cittadini e famiglie del territorio. Non è accettabile che non siano state fornite alternative né una tempistica certa per la riapertura", ha dichiarato Scalera.

Sulla stessa linea si è espresso anche il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, che ha denunciato con forza la chiusura, definendola "una scelta gravissima, soprattutto perché riguarda la salute mentale, ambito dove la continuità del servizio è imprescindibile". Perrini ha indirizzato una lettera all’assessore alla Sanità Raffaele Piemontese per sollecitare interventi immediati, coinvolgendo anche il direttore generale dell’Asl ionica Vito Gregorio Colacicco. "Il CSM di Ginosa non è solo un presidio sanitario, ma un vero baluardo per l’intera comunità. Serve una soluzione urgente", ha incalzato Perrini.

Ancora più duro il commento del deputato di Forza Italia Vito De Palma, anche segretario provinciale del partito a Taranto. "Dopo lo smantellamento della neuropsichiatria infantile, anche questa chiusura è un colpo durissimo per i più deboli e fragili. Non possiamo assistere a questo scempio in silenzio", ha dichiarato De Palma, puntando il dito contro la gestione della sanità locale e la mancanza di una programmazione efficace delle risorse e del personale.

"Vogliamo chiarezza sulle responsabilità che hanno portato a questa situazione. Il CSM di Ginosa va riaperto immediatamente, perché rappresenta un presidio vitale per il territorio e per chi vive ogni giorno il dramma della malattia mentale", ha concluso il parlamentare azzurro.

La chiusura del centro ha lasciato decine di famiglie senza punti di riferimento, aggravando ulteriormente una situazione già precaria dopo il recente stop alla neuropsichiatria infantile. La questione è finita al centro del dibattito regionale, con l’auspicio condiviso che la riapertura del Centro di Salute Mentale di Ginosa avvenga nel più breve tempo possibile.

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