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Bari

La Procura chiede di processarlo, ma Sandro Cataldo torna a candidarsi

Nel giorno della richiesta di processo, l’ex leader di 'Sud al centro' rompe il silenzio e sceglie di tornare in campo per le comunali del 25 e 26 maggio, al fianco di Onofrio D’Alesio

Sandro Cataldo

Sandro Cataldo

BARI – Nonostante la bufera giudiziaria che lo vede coinvolto, Alessandro Cataldo, conosciuto come Sandrino, annuncia la sua nuova discesa in campo. Proprio nel giorno in cui la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per lui, la moglie Anita Maurodinoia – ex assessora regionale – e altre 17 persone, Cataldo rompe gli indugi e ufficializza la sua candidatura al Consiglio comunale di Triggiano per le elezioni del 25 e 26 maggio.

Lo fa con un messaggio diffuso attraverso i propri canali social, in cui sottolinea la volontà di proseguire il suo impegno politico nonostante il peso delle accuse. "Credo profondamente nella libertà e nella giustizia – ha dichiarato – e mi candido convintamente per sostenere la corsa a sindaco di Onofrio D’Alesio".

Cataldo rivendica con fermezza la propria totale estraneità ai fatti contestati e respinge al mittente ogni sospetto di colpevolezza. "Chi si trova nella mia posizione – ha proseguito – probabilmente si farebbe da parte, lasciando intendere una responsabilità morale oltre che giuridica. Ma io non intendo cedere al peso del senso di colpa. Non mi nascondo, ci metto la faccia e scendo in campo ancora una volta per la mia Triggiano".

Cataldo ha ricordato come siano trascorsi 24 anni dalla sua ultima candidatura al Comune, evidenziando di non aver mai dubitato della correttezza delle proprie azioni. "Se non fossi sicuro di aver agito sempre nella piena regolarità e con rispetto verso la magistratura – ha aggiunto – avrei rinunciato. Invece la convinzione nella forza della ragione e la fiducia che emergerà la verità mi spingono oggi a compiere questa scelta".

Nel suo intervento, Cataldo ha denunciato anche quella che definisce una campagna "velenosa e denigratoria" costruita ad arte per screditarlo. "Hanno tentato di isolarmi e delegittimare il mio operato, ma il risultato è stato l'opposto: mi sento ancor più motivato a rivendicare il mio diritto all'agibilità politica e a dare, con dignità morale, il mio contributo alla comunità".

Ha poi sottolineato il sostegno ricevuto da amici e sostenitori, che lo avrebbero incoraggiato a continuare la battaglia politica. "Sarò candidato nella lista 'Onofrio D’Alesio Sindaco', convinto di poter continuare a lavorare per risolvere i problemi dei miei concittadini, come ho sempre fatto, con esperienza, entusiasmo e una generosità disinteressata al servizio dei triggianesi".

Cataldo ha infine ribadito di voler essere giudicato esclusivamente sulla base di fatti concreti e definitivi. "Se questi due elementi mancheranno, si finirà inevitabilmente nel pregiudizio. Ma io sono certo – ha concluso – che riusciremo a ristabilire la verità".

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