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Trani

Il parco ex Angelini si arena: bonifica e area naturalistica ferme al palo

I cittadini chiedono chiarezza: dopo l'anticipo versato all'impresa e il mutuo già acceso, il futuro dell'area è sospeso tra vincoli, contenziosi e varianti di progetto

L'area dell'ex Distilleria Angelini a Trani

L'area dell'ex Distilleria Angelini a Trani

TRANI — Sul futuro dell’ex complesso Angelini, a due passi dal mare, cala un silenzio che preoccupa sempre di più i residenti del quartiere e la città intera. La zona, da tempo promessa come futuro parco naturalistico, resta avvolta da incertezze e interrogativi, mentre cresce l’urgenza di chiarimenti da parte dell’amministrazione comunale.

L'ennesima denuncia arriva dal movimento civico Articolo 97, attraverso le parole dell’avvocato Alessandro Moscatelli. 

Secondo quanto dichiarato in precedenza dallo stesso sindaco - ricorda l'associazione -, la brusca interruzione dei lavori di demolizione sarebbe da attribuire a due fattori distinti. Da un lato ci sono le problematiche legate all'inquinamento del sottosuolo, dall'altro il vincolo imposto dalla Soprintendenza, che ha coinvolto i due edifici gemelli con tetto a capriate posti all'ingresso dell'area, tra via San Giovanni Russo e via Maiorano. Per questi fabbricati era necessaria la presentazione di uno specifico progetto di restauro, da finanziare con ulteriori 5 milioni di euro.

Intanto, i cittadini si interrogano sul destino dell’intervento. L'impresa incaricata ha già ricevuto un consistente acconto e il Comune ha contratto un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti proprio per finanziare la demolizione dei vecchi edifici. Tuttavia, il cantiere rimane fermo, e con esso anche le aspettative di chi sperava in un nuovo spazio verde per la città.

Le ultime notizie, peraltro, sembrano alimentare ulteriori dubbi: nell’area destinata al parco, infatti, sarebbero previste anche nuove palazzine residenziali. Un'ipotesi che rischia di influire pesantemente sulla liquidazione dei fondi del programma PINQUA, pari a 18 milioni di euro, originariamente destinati alla riqualificazione del quartiere.

Restano sul tavolo molte domande senza risposta. Sono state apportate modifiche al progetto iniziale per adeguarlo alle nuove esigenze? Quali sono i tempi previsti per la ripresa delle opere? E ancora, qual è lo stato del contenzioso con la precedente proprietaria dell’area, che ha avanzato una richiesta di risarcimento danni di rilevante entità?

Il movimento civico Articolo 97, con l’avvocato Alessandro Moscatelli in prima linea, torna a sollecitare l’amministrazione comunale. "Siamo dalla parte dei cittadini", afferma Moscatelli, "soprattutto di chi, solo poche settimane fa, ha riposto fiducia nell'operato dell'ente. È indispensabile che l’amministrazione risponda in modo trasparente e tempestivo alle domande della comunità, perché Trani merita certezze e non promesse rimaste sulla carta".

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