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Barletta
10 Aprile 2025 - 15:02
Una delle frasi shock scritte sui muri del bagno del Liceo classico Casardi di Barletta
BARLETTA - Sono state finalmente eliminate nella giornata di mercoledì le scritte sessiste comparse nei giorni scorsi sui muri del Liceo Classico Casardi di Barletta. Tra le frasi, la più inquietante era senza dubbio il vergognoso "Viva Turetta", riferimento diretto all'assassino di Giulia Cecchettin, accompagnato da ulteriori insulti misogini che avevano destato sdegno e rabbia tra studenti e docenti.
La rimozione è avvenuta su indicazione della dirigente scolastica Serafina Ardito, la quale, già martedì mattina, aveva sporto denuncia contro ignoti e poi aveva affidato alla stampa una ferma condanna dell'accaduto. "È un gesto vile e inaccettabile, che offende la nostra comunità scolastica e i valori di rispetto che promuoviamo ogni giorno", ha dichiarato.
Le indagini da parte delle forze dell’ordine proseguono, nel tentativo di risalire ai responsabili. Le scritte sono state rinvenute nei bagni dell’istituto, precisamente in uno dei due servizi igienici femminili temporaneamente riconvertito a uso maschile, a causa della momentanea inagibilità dei bagni riservati ai ragazzi.
Non è però ancora chiara la dinamica: la preside Ardito non esclude la possibilità che gli autori siano soggetti esterni, forse entrati durante la Notte dei Licei, evento svoltosi venerdì scorso. Diversa la versione di alcuni studenti, secondo cui le scritte sarebbero state già visibili da giovedì, per poi aumentare ulteriormente durante il fine settimana.
Il clima nella scuola resta teso, ma la reazione è stata immediata. Dopo il sit-in di protesta che ha visto la partecipazione degli studenti nella mattinata di martedì, si guarda ora all'assemblea d’istituto già convocata per mercoledì 16 aprile, durante la quale la comunità scolastica discuterà in maniera condivisa quanto accaduto e le iniziative da intraprendere.
Intanto, sono numerosi i messaggi di solidarietà giunti al Casardi da istituzioni, associazioni locali e cittadini indignati per l’episodio.
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