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Il caso

Pasqua da salasso sui voli per il Sud: da Milano a Brindisi biglietti a 619 euro

L’europarlamentare del M5S Valentina Palmisano attacca il governo: "Speculazioni inaccettabili, il Sud continua a essere penalizzato. Servono interventi urgenti"

On. Valentina Palmisano

On. Valentina Palmisano

BRINDISI - Il caro voli durante le feste torna a far discutere, e stavolta è la rotta tra Milano e Brindisi a far scattare l'allarme per le tariffe alle stelle in vista delle festività pasquali: 619 euro il costo di un biglietto, cifra che ha scatenato la protesta dell’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmisano, che ha denunciato pubblicamente la situazione, definendola "uno scandalo".

"Non si tratta di voli intercontinentali, ma di collegamenti essenziali per milioni di cittadini del Sud", ha tuonato Palmisano, sottolineando come queste tariffe esorbitanti siano l’ennesima prova di una gestione penalizzante per le regioni meridionali. "È assurdo che in occasioni come la Pasqua, chi vuole tornare a casa debba sostenere costi così elevati. Studenti, lavoratori e intere famiglie sono abbandonati al loro destino, nonostante le promesse puntualmente disattese del Ministro Salvini", ha aggiunto l'eurodeputata.

Nel mirino della rappresentante M5S non solo il silenzio del governo, ma anche l'inerzia dei parlamentari pugliesi di maggioranza, accusati di non aver alzato la voce contro le speculazioni sui biglietti aerei. "Ci avevano garantito misure per contenere i prezzi, ci avevano parlato di controlli e di strategie per assicurare la mobilità a costi accessibili. Ma di tutto questo non c’è traccia", ha proseguito Palmisano con toni accesi.

Il caso solleva ancora una volta il tema dell’accessibilità ai trasporti per il Sud, una questione che si ripresenta ciclicamente in coincidenza con le festività e i grandi rientri. "Il governo Meloni parla tanto di unità nazionale, ma nella realtà dei fatti continua a ignorare i diritti fondamentali dei cittadini del Mezzogiorno", ha rimarcato l’europarlamentare.

La conclusione è un appello chiaro: "Viaggiare in Italia è ormai diventato un lusso riservato a pochi. Noi del Movimento 5 Stelle non ci fermeremo: continueremo a denunciare pubblicamente questa ingiustizia e a pretendere soluzioni immediate ed efficaci".

La polemica si accende proprio nei giorni in cui migliaia di italiani si preparano a tornare al Sud per le feste, ma devono fare i conti con tariffe fuori portata. Un problema che, ancora una volta, rischia di trasformare il diritto alla mobilità in un privilegio per pochi.

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